La disbiosi del gatto altro non è che uno stato di squilibrio della microflora intestinale, ecosistema fondamentale per la digestione.

17 Luglio 2019 di Redazione

La disbiosi del gatto: prevenire con la dieta

La disbiosi del gatto altro non è che uno stato di squilibrio della microflora intestinale, ecosistema fondamentale per la digestione. Per ridurre il rischio che il gatto vada incontro a disbiosi o per facilitarne la guarigione, è molto importante affidarsi a una dieta bilanciata.

I sintomi della disbiosi del gatto

La sintomatologia è localizzata: feci non formate, borborigmi, flatulenze, gonfiore addominale, coliche addominali, presenza di muco o sangue negli escrementi, episodi di vomito. Con il trascorrere del tempo possono insorgere fenomeni di tipo allergico, alterazioni dermatologiche, problemi renali ed epatici, fino ad arrivare allo sviluppo di malattie su base auto-immunitaria o maggiore predisposizione nei riguardi di alcune forme tumorali. Per queste ragioni, la disbiosi non va assolutamente sottovalutata.

Intervenire con la giusta alimentazione

Interveniamo innanzitutto sull’alimentazione.  L’alimentazione è il primo, efficace strumento di contrasto alla disbiosi intestinale del gatto. Le sostanze nutritive che finiscono nella ciotola sono le stesse che, una volta raggiunto l’intestino, aiuteranno il nostro amico a ristabilire un po’ di ordine e a ripristinare la condizione fisiologica perduta.

La prima cosa da fare è ristabilire il corretto equilibrio tra proteine, grassi, carboidrati, fibre, vitamine e sali minerali. Molto importante l’apporto di probiotici: sono microrganismi vivi ad azione benefica come il Lactobacillus reuteri. Non dimentichiamoci, poi, l’acido butirrico, l’inulina e i frutto-oligo-saccaridi. Infine, un aiuto ci viene anche dall’estratto secco di arancia rossa.

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