La popolazione del felino è aumentata di dieci volte in due decenni: dai 94 esemplari del 2002 ai 1111 di oggi.

20 Dicembre 2021 di Redazione

L’estinzione della lince iberica (Lynx pardinus), almeno per ora, è scongiurata. I progetti di conservazione del WWF, in collaborazione con amministrazioni locali e Unione Europea, hanno raggiunto il loro obiettivo per salvaguardare il felino originario di Spagna e Portogallo. La popolazione di questo mammifero è cresciuta di dieci volte in appena due decenni: dai 94 individui censiti nel 2002 ai 1111 registrati oggi. Il dato sorprendente è però un altro. Se a inizio millennio gli esemplari femmine in età riproduttiva erano appena 27, a fine 2021 sono già 239.

Il felino più raro del pianeta Terra non è però ancora salvo, anzi. L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) lo ha classificato come specie “in pericolo” di estinzione. Secondo le stime degli esperti, il numero di linci dovrebbe raggiungere i 3000 – 3500 individui, comprese circa 750 femmine in età riproduttiva, per essere considerato in uno stato di conservazione favorevole. Ed ecco perché il WWF continua a lavorare sul tema della connettività ecologica, così da garantire una felice convivenza tra uomo e lince iberica.

Prima a un passo dall’estinzione…

Sono due le principali cause che hanno portato la lince iberica all’anticamera dell’estinzione: la progressiva scomparsa del coniglio selvatico, roditore che costituisce il 90% della dieta del felino, e la frammentazione degli habitat, conseguenza dell’espansione urbana. La persecuzione da parte dell’uomo ha portato poi decine di bracconieri a imbracciare i fucili per eliminare Lynx pardinus, considerato “specie nociva”. Ed è stato proprio per fermare questo disastro che dall’inizio del nuovo millennio il WWF si è posto l’obiettivo di tutelare il carnivoro più prezioso del mondo. Quando nel 2006 gli animalisti notarono i primi segnali di ripresa nella popolazione di lince iberica, adottarono una nuova strategia: prima la riproduzione in cattività e poi la successiva reintroduzione in natura.

…e poi la riconquista del territorio

La liberazione della lince iberica non è però la soluzione finale alla sua possibile estinzione. Ed ecco perché il WWF ha effettuato perfino azioni di “rinforzo genetico” nella popolazione di Doñana, attraverso la traslocazione di esemplari dalla Sierra Morena. Secondo i ricercatori, l’obiettivo è contrastare la consanguineità, fenomeno biologico che indebolisce una specie vivente. Gli animalisti si sono concentrati oltretutto sul ripopolamento del coniglio selvatico, preda preferita di Lynx pardinus. E i risultati non si sono fatti attendere. Se fino a due decenni fa il mammifero iberico era destinato all’oblio, oggi sta riconquistando il suo regno in Andalusia.

Credits: Antonio Liébana

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