Il gatto nero porta sfortuna davvero? Quante vite ha un gatto? Scopri tutte le curiosità in questo articolo.

14 Febbraio 2023 di Redazione

Il gatto nero è stato per secoli perseguitato insieme alle streghe, reo di essere portatore di malasorte d’ogni genere. In questo articolo vogliamo raccontarti alcune curiosità che confermano quanto sia invece preziosa questa splendida pantera in miniatura.

gatto nero

Ecco 7 curiosità sul gatto nero

1) In alcuni paesi, tra cui in Giappone, in Inghilterra e in Scozia, il gatto nero è considerato portatore di fortuna. Non a caso un proverbio inglese recita: «Bacia un gatto bianco e diventi magro, bacia un gatto nero e diventi grasso». Ecco perché se un gatto nero vi arriva in casa dovete accoglierlo a braccia aperte. Se, poi, volete fare un bel dono di nozze dovete regalare un gattino nero ai novelli sposi.

2) Il paese del Sol Levante è la patria dei Neko cafè: i locali dove si beve e si mangia in compagnia di tribù di gatti. A Himeji, in Giappone, dal 2013, c’è il Nekobiyaka: l’unico Neko cafè al mondo dedicato ai gatti neri. L’ingresso costa circa dieci euro per la prima ora e 5 euro per ogni 30 minuti successivi. La signora Yagi, proprietaria e fondatrice del locale, ama molto i gatti neri e la sua passione ha contagiato i clienti: dalla sua apertura sono stati ben 321 i gatti neri del Nekobiyaka adottati. E, ogni volta, la signora Yagi non spende soldi per comprarli ma li recupera presso il gattile della città.

3) I gatti neri sono ottimi cacciatori di topi e sono anche robusti, sani e resistenti alle malattie. Per questa ragione erano molto amati dai marinai che li portavano sulle navi per proteggere le loro scorte di viveri. Insomma, il gatto rappresentava la sicurezza che il viaggio non avrebbe avuto problemi “alimentari”. E non è finita: secondo le superstizioni marinaresche un gatto nero a bordo ha il potere di calmare il mare e il vento. Una bella fortuna!

4) Gli Egizi adoravano i gatti, li proteggevano dai maltrattamenti ed era impossibile portarli fuori dai confini dello Stato. Avevano un loro culto e la loro protettrice era la Dea Bastet sempre raffigurata come metà donna e metà gatta… nera. Inizialmente Bastet era la dea della Guerra ed era una donna con la testa di leone. In seguito, ha assunto le fattezze di gatta ed è diventata la protettrice della casa, della fertilità e delle nascite.

dea bastet

5) Il gatto nero è una parte importante della Smorfia napoletana e sognarne uno può avere diverse letture (e quindi diversi numeri da giocare). Se si sogna un gatto nero il numero è l’81, se si sognano dei gattini neri si deve giocare il 37, se il micio è abbandonato il suo numero è il 70 mentre se miagola è il 45. Se sognate di accarezzarlo il numero fortunato è il 45. Ricordatevi poi che accarezzare un gatto nero tre volte… porta bene.

6) Il Gatto Nero, “The Black Cat” era una famosa rivista mensile americana, pubblicata dal 1895 al 1922, specializzata nella pubblicazione di “racconti insoliti”. Tra gli autori pubblicati da “The Black Cat”, compare anche un giovanissimo Henry Miller. In Francia, nello stesso periodo, prosperava Le Chat Noir: un famoso locale parigino aperto nel 1891 e frequentato da artisti come Victor Hugo, Pierre Loti, Camille Saint-Sanse, André Gill e Paul Verlaine. L’animatore di questo Neko caffè ante litteram era uno splendido micio nero, di nome Amoreux che girava tra i tavoli e intratteneva gli ospiti.

7) Quante vite hanno i gatti? Nei Paesi di religione cattolica, i gatti hanno 7 vite, nei Paesi anglosassoni ne hanno 9. Il 7 per la tradizione è il numero simbolo della perfezione: sette sono i giorni che corrispondono a una fase lunare e la luna come il gatto nero è simbolo della notte. Sette sono i mari, i peccati capitali, le virtù teologali e le opere di misericordia. Sette sono i Sacramenti e sette sono i doni dello Spirito Santo. Non male per essere stato considerato il compagno del demonio e bruciato con le streghe!

Se hai trovato interessante questo contenuto, ti invitiamo a leggere anche: Gatto nero Day, perché si dice che porta sfortuna? e Terza palpebra del gatto: cos’è e a cosa serve?

Lascia un commento