I conigli sentono la mancanza del loro proprietario umano? Ecco cosa ha dimostrato uno studio condotto da esperti.

16 Giugno 2024 di Letizia

Quando partiamo per una vacanza, tendenzialmente, ci dispiace salutare il nostro cane o il nostro gatto, nonostante la certezza di lasciarli in buone mani e di rivederli dopo poco tempo. A questo punto, però, sorge spontaneo un quesito forse poco comune: anche i conigli sentono la nostra mancanza?

Dal momento che si tratta di animali particolarmente socievoli, la risposta è assolutamente sì. Il fatto di essere animali da compagnia, capaci di riconoscere perfettamente il proprio proprietario, li mette nella condizione non solo di soffrire la solitudine, ma anche di soffrire la mancanza dei loro amici su due zampe

I conigli riconoscono il loro proprietario? 

Prima di addentrarci nel pieno del discorso, è necessario anteporre una premessa fondamentale. A differenza da quanto erroneamente si pensi, non solo i conigli sono in grado di riconoscere il proprio proprietario, ma gli vogliono anche bene. Questo accade non solo perché possiedono una spiccata intelligenza, ma anche perché sono animali dotati di una memoria decisamente fuori dal comune. 

Per natura, i conigli tendono infatti a ricordarsi di chi si prende cura di loro nel presente o di chi lo ha addirittura fatto nel passato. Per questi motivi – anzi a maggior ragione – non si deve assolutamente commettere l’errore di pensare che il coniglio sia un animale meno impegnativo di un cane o di un gatto. Proprio come questi ultimi, anche i piccoli conigli domestici sono in grado – se addestrati – di rispondere al richiamo del proprio amico su due zampe e di sentire addirittura la mancanza dei vari membri della famiglia.

Ma non finisce qui. I conigli non solo sono capaci di formare forti legami con i loro proprietari, ma anche con gli altri animali domestici presenti in casa. Come accennato poco sopra, i conigli sono infatti animali estremamente socievoli e, pertanto, sono in grado di affezionarsi sia agli esseri umani che agli altri piccoli compagni su due o quattro zampe presenti quotidianamente nel loro ambiente.

Per tutti questi motivi, quando un coniglio viene separato dal suo proprietario, potrebbe mostrare segni di stress o di solitudine, diventando per esempio meno attivo o mostrando evidenti cambiamenti nelle sue abitudini alimentari o di toelettatura. Pertanto, ecco cosa sapere prima di separarsi dal proprio coniglio.

rapporto conigli e uomo
Conigli e uomo – Amicidicasa.it

Possibili segnali di stress e solitudine nel coniglio

Come detto, è ormai dimostrato che i conigli possono sentire la mancanza dei loro proprietari in caso di separazione momentanea (pensiamo per esempio alle vacanze estive). Anche se i conigli non provano vere e proprie emozioni come gli esseri umani, sono comunque in grado di formare legami e, pertanto, possono provare un forte senso di sicurezza e di conforto stando vicino alle persone a loro familiari.

In generale, infatti, è importante che i proprietari di conigli offrano ai loro animali da compagnia frequenti stimoli mentali e un ambiente sicuro per prevenire la solitudine e lo stress. Ma cosa fa nello specifico un coniglio quando si sente solo?

1. Si isola in un angolo. Se si sente solo, il coniglio, per natura, potrebbe stare ancora più in disparte. Nel concreto, questo comporta il fatto che smetta di partecipare attivamente alla vita con gli altri membri della famiglia, indipendentemente che siano animali o umani.

2.  Mordicchia tutto quello che trova. Mordicchiare qualsiasi cosa si abbia a disposizione (azione che, in generale, vale per tutti gli animali domestici) spesso comporta il fatto che il coniglio sia stressato. L’iperattività, infatti, è un comportamento che cerca di attirare l’attenzione su di sé.

3. Non vuole più mangiare. È fondamentale tenere sotto controllo la quantità di cibo che il coniglio tende a mangiare. A causa della solitudine, infatti, l’animale potrebbe ridurre drasticamente il proprio apporto calorico. In questi casi è importante intervenire rapidamente e, nel caso, confrontarsi con un veterinario.

Devo andare in vacanza con un coniglio

Ma arriviamo alla fatidica domanda: cosa fare se dobbiamo separarci dal nostro coniglio per un periodo di tempo più o meno prolungato? Innanzitutto, è bene assicurarci che il nostro piccolo amico abbia una persona di fiducia che gli faccia compagnia e si prenda cura di lui in nostra assenza.

Oltre a parenti e amici (che abbiano però già esperienza nel trattamento dei conigli), esistono eventualmente figure esperte che fanno questo di mestiere. Gli esperti, in questo caso, possono infatti sia fare servizio a domicilio, così da non dover spostare il coniglio dal proprio ambiente, che dare ospitalità nella propria abitazione.

Ci sono infatti una serie di aspetti che non andrebbero mai tralasciati nella cura del coniglio. Quest’ultimo deve infatti avere sempre un’adeguata zona a lui dedicata, il che significa avere a disposizione uno spazio abbastanza grande e pulito frequentemente. Va inoltre fatta attenzione alle quantità di acqua e cibo lasciate (da considerare in base alla dieta consigliata) e alla disponibilità di giochi stimolanti e divertenti per intrattenere l’animale.

Un’ottima soluzione – seppur più “drastica” – per fare in modo che il proprio coniglio non soffra mai di solitudine, è adottare un suo simile. In questo caso, però, è fondamentale fare attenzione al sesso del nuovo arrivato. Se si decide di portare in casa un coniglio del sesso opposto è importante prendere in considerazione la sterilizzazione, dal momento che i conigli si riproducono molto velocemente. Se, al contrario, si decide di adottare un coniglio dello stesso sesso, è necessario monitorare i loro primi incontri, dal momento che si tratta di animali estremamente territoriali.

Lascia un commento