A Sciacca, in provincia di Agrigento, lo squalo e i suoi nove figli sono stati salvati da WWF e Guardia Costiera.

1 Febbraio 2022 di Redazione

È stato l’intervento di quattro volontarie del WWF e degli uomini della Guardia Costiera a salvare una verdesca e i suoi nove cuccioli appena nati sulla spiaggia di Sciacca, in provincia di Agrigento. Lo squalo, che avrebbe perso l’orientamento durante il momento del parto, ha ripreso poi il largo assieme ai figli.

Era martedì scorso, quattro volontarie del WWF stavano passeggiando sulla spiaggia di Sciacca, quando notarono uno squalo della specie verdesca (Prionace glauca) boccheggiante ed esanime in compagnia dei suoi cuccioli appena partoriti. Le quattro amiche avevano avvisato la Guardia Costiera di Sciacca che, in pochi minuti, aveva aiutato la famiglia di pescecani a ritornare in mare aperto. Ad avere regalato una seconda opportunità a questi iconici abitanti del mare sono state Sabah Benziadi, Marise La Barbera, Doris Ackermann e Palmina Maggio.

Come spiega Domenico Macaluso, Responsabile scientifico settore mare per il WWF Sicilia Area Mediterranea:

«Quest'evento è straordinario sotto tanti aspetti sia per la singolarità del "parto", avvenuto a pochi metri dalla battigia, sia per l’epilogo positivo della vicenda. Si tratta di una giovane femmina di blue shark o verdesca che, verosimilmente nell’imminenza del "parto", si è disorientata, avvicinandosi alla costa fino a spiaggiarsi. Vorremmo sperare che l’episodio di spiaggiamento non sia legato agli effetti del cambiamento climatico, che stanno stravolgendo anche l’ecosistema dello stretto di Sicilia».

La verdesca, che è ghiotta di calamari e seppie, è un pesce cartilagineo ovoviviparo. Le uova rimangono, infatti, nel corpo materno, dove si schiudono dopo almeno nove mesi di gestazione. La forma snella, il muso lungo e i grandi occhi completano l’identikit di questo animale solito vivere tra la superficie e i 150 metri di profondità.

Intanto, l’esistenza degli squali è sempre più minacciata a causa dell’uomo. Proprio per questo, da qualche settimana, le isole Hawaii sono diventate il primo Stato al mondo a vietare la pesca dei popolari predatori marini. La Legge 51 considera, dunque, illegale la cattura o l’uccisione di qualsiasi specie di squalo, così da tutelare i polmoni blu del pianeta Terra.

verdesca
Credits: WWF

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