Sono quattro le parole chiave della nuova campagna lanciata da WWF, ReNature Italy: connessione, ripristino, protezione e rewild (ritorno di specie importanti). L’ambizioso ma quanto mai necessario obiettivo è quello di rigenerare, nell’arco di 10 anni, la natura del nostro Paese. La campagna si colloca all’interno della Strategia Europea per la Biodiversità, una risposta concreta all’allarmante situazione attuale: 1 specie su 2 di vertebrati in Italia è minacciata d’estinzione, l’86% degli habitat europei è in cattivo stato di conservazione, perdiamo ogni giorno 16 ettari di territorio naturale sotto la pressione di cemento e degrado.
La visione del WWF prevede il raggiungimento di importanti obiettivi entro il 2030:
- Arrivare a proteggere il 30% del territorio nazionale;
- Tutelare integralmente il 10% del territorio, in linea con quanto previsto dalla Strategia europea per la Biodiversità;
- Mettere in sicurezza tutte le foreste vetuste più naturali d’Italia;
- Creare 3 corridoi ecologici principali (alpino, appenninico e della valle del Po) per connettere le aree protette e sostenere la biodiversità anche di fronte all’impatto del cambiamento climatico;
- Difendere dal bracconaggio e dalla difficile coesistenza con le economie locali specie autoctone quali orso, lupo, lontra;
- Puntare al ritorno di specie autoctone quali la lince, ormai scomparsa dal territorio nazionale.
Gli obiettivi della campagna WWF ReNature Italy verranno raggiunti rigenerando almeno il 15% del territorio nazionale, rinaturando almeno 1.600 km di fiumi (a cui negli ultimi 50 anni abbiamo tolto circa 2.000 km2 di spazio vitale) e rigenerando la natura in almeno il 10% della superficie agricola, in primis per gli impollinatori.
Alessandra Prampolini, direttore di WWF Italia:
In un momento in cui abbiamo la possibilità di tradurre in azione quello che ci ha insegnato la pandemia, ovvero che gli ecosistemi naturali sono cruciali per il nostro benessere e le nostre vite, dobbiamo fare il possibile per ridare spazio alla natura, ricostruendo quello che abbiamo distrutto. Il nostro messaggio è semplice: dobbiamo rigenerare l’Italia, passando da un sistema ‘nature negative’ ad una sfida ‘nature positive’.
La prima richiesta alle istituzioni del WWF è quella di riportare al centro della politica il ruolo della natura. Tutto ciò dedicando fondi significativi (almeno il 37% del totale delle risorse stanziate) del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) alla conservazione e ripristino della natura. La revisione del PNRR, promessa dal Governo Draghi, costituirà infatti un’occasione per delineare il futuro dell’Italia in cui abbia centralità la campagna ReNature del WWF.
I primi passi del progetto:
I primi passi della Campagna ReNature daranno il via sul campo a quattro progetti fondamentali:
- UN ‘ALTRO’ PO è il progetto lanciato insieme ad ANEPLA (Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei Affini di Confindustria) con 40 interventi per il recupero di lanche e rami laterali del fiume Po, riforestazione delle fasce ripariali e contenimento di specie vegetali invasive.
- CUORE VERDE D’ITALIA prevede la riconnessione di aree chiave con interventi sulla rete viaria nell’Appennino Umbro-Marchigiano, per favorire il passaggio dei grandi carnivori.
- TERRA BUONA prevede azioni diffuse sia in Oasi WWF per habitat e impollinatori, sia in ambito agricolo.
- URBAN NATURE propone soluzioni nature-based per risolvere inondazioni e isole di calore. Inoltre vuole ridare spazio alla natura in città e, con essa, benessere ai suoi abitanti, umani e non solo.