Il carcere è sempre stato considerato un luogo off-limits per gli animali: nessun cane poteva accedervi e non esisteva nessuna possibilità di contatto tra cani e detenuti.

26 Aprile 2018 di Redazione

Cani e detenuti: al via il progetto per insegnare cosa sia l’amore

Il carcere è sempre stato considerato un luogo off-limits per gli animali: nessun cane poteva accedervi e non esisteva nessuna possibilità di contatto tra cani e detenuti.
Il cambio di rotta si sta verificando da alcuni anni in diversi paesi che hanno deciso di aprire le porte del carcere ai nostri amici quattrozampe; primo fra tutti i paesi sostenitori di questa nuova politica, gli Stati Uniti: qui si è deciso di affidare cani abbandonati ai detenuti.

Cani e detenuti: la California e la rieducazione di cani e persone

Lo stato della California ha un problema di sovraffollamento dei canili, proprio come noi in Italia:
Sulla scorta di tale problematica, la Pawsitive Change ha ideato un programma che prevede l’adozione da parte dei detenuti dei cuccioli abbandonati e rinchiusi nei rifugi: “una seconda possibilità. E’ quella che chiedono i tanti randagi ospitati nei rifugi della California, la stessa che aspettano anche i detenuti del carcere di massima sicurezza che scontano pene molto lunghe“.
L’obiettivo di Pawsitive Change è la rieducazione di cani e uomini all’interno dell’edificio carcerario.

Zach Skow, uno dei promotori dell’iniziativa spiega che “gli diamo una possibilità e quello che ci hanno mostrato è incredibile: i detenuti hanno preso i cani più difficili e li hanno trasformati. Nel processo, hanno trasformato anche se stessi“; “ i cani che partecipano al progetto, infatti, sono stati salvati dalle gabbie in Cina, Corea e Thailandia, dove vengono allevati per poi finire al macello, oppure dai canili della California dove aspettavano di venire soppressi. Per 14 settimane, questi animali dal passato difficile hanno vissuto insieme ai detenuti, che si sono occupati di loro 24 ore su 24. La maggior parte dei detenuti ha commesso crimini violenti e ha passato in carcere la maggior parte della vita. La cosa incredibile, però, è che questi uomini violenti sono tornati bambini e i cani maltrattati sono tornati cuccioli. In più, grazie ai video su Instagram condivisi da chi organizza il programma, i detenuti hanno un modo di comunicare con il mondo che ha allontanato lo sguardo da loro, comprese le loro famiglie. Abbiamo riunito famiglie che non si parlavano da decenni. Alcuni parenti hanno finalmente umanizzato il detenuto e questo ha permesso di far loro rimangiare i pregiudizi“.

Cani e detenuti: il programma di Pawsitive Change

L’addestramento dura quattordici settimane e ogni cane riceve l’educazione utile ad ottenere il Canine Good Citizen Certification, un attestato che certifica che l’animale sia adatto a stare nella comunità, e utile ad avere maggiore possibilità di essere adottato, anche dagli stessi detenuti.
Jason è un detenuto che partecipa al programma; ha deciso, alla conclusione del programma di adottato il suo cane, Smokey che, quando il suo padrone uscirà dal carcere dopo tredici anni di pena scontata , sarà lì ad aspettarlo. Lo stesso vale per James che dopo venticinque anni di pena scontata, tra un anno potrà abbracciare il cane che ha educato all’interno del carcere e che ha deciso poi di adottare.

Lo scopo del programma è di distruggere i muri emozionali sia nei cani che negli uomini” e per entrambi avere la seconda possibilità tanto sperata.

 

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