HOKKAIDO: non teme neppure l’orso!
Questo Spitz prende il nome dall’isola di Hokkaido, la più settentrionale del Giappone, ed è conosciuto anche come Ainu Ken, dal nome degli Ainu, popolazione nativa dell’isola di Hokkaido, che lo utilizzava per la caccia all’orso e al cervo. Esistono due registri di razza principali, l’Hokkaido Ken Hozonkai (Hokkaido Dog Preservation Society) e l’Hokkaido Ken Kyokai (Hokkaido Dog Association) e praticamente quasi nessun Hokkaido è registrato al di fuori di questi due club: Club Italiano Razze Nordiche e Sezione Shiba Inu, Akita Americano e Razze Rare.
La razza era originariamente costituita da più linee di sangue che prendono il nome dai villaggi Ainu in cui hanno avuto origine: Chitose, Biratori, Atsuma e Yuwamizawa. Oggi la linea Chitose è la più diffusa ed è caratterizzata da colore bianco, taglia inferiore e orecchie più piccole, mentre i cani della linea Atsuma sono per la maggior parte tigrati e con musi più affusolati. L’Hokkaido è rinomato per il suo coraggio e, anche se sono davvero pochi gli esemplari ancora utilizzati per cacciare l’orso, durante le esposizioni di razza in Giappone è prevista una particolare prova di lavoro: davanti a un orso vivo! Il cane deve reagire e il giudice ne valuta ardore, movimento e determinazione. Questa razza è estremamente rara al di fuori della sua terra natale, dove si stima ci sia una popolazione di circa 10-12mila esemplari.
Parla l’allevatore Giovanni Zozzaro: “Non è un cane per tutti, ma ha un gran fascino.”
«L’Hokkaido è arrivato nel mio allevamento non solo perché volevo un cane da affiancare allo Shiba, simile per aspetto e temperamento, ma anche per una mia predilezione per il bianco, che nello Shiba non è riconosciuto, e per un discorso lavorativo. L’Hokkaido, infatti, è essenzialmente un cane da lavoro tanto che in Giappone è tuttora sottoposto a una specifica prova. Ha un istinto venatorio ben sviluppato (una mia femmina a soli cinque mesi aveva cacciato un passerotto!) e non esita ad affrontare cani più grandi, molto rustico e indifferente al freddo, del resto proviene dall’isola di Hokkaido dove c’è neve per buona parte dell’anno. Riconosce il branco ma non gli estranei, il maschio è tendenzialmente dominante e anche nei confronti degli altri cani cercherà di diventare un leader, mentre la femmina è in genere molto dolce e protettiva con i bambini di casa. Non lo definirei un cane per tutti, ma conoscendone le caratteristiche e affidandosi ai consigli dell’allevatore per la sua educazione può inserirsi bene in un contesto familiare».
Per maggiori informazioni visita il sito: Allevamento Shiba Samurai – Sassano