Alcuni cani dimostrano una devozione inimmaginabile e riescono a trovare la forza di tornare a casa dopo mesi e mesi, attraversando montagne e deserti.

2 Marzo 2017 di Redazione

Storie di cani che dimostrano una devozione inimmaginabile ce ne sono molte: eccone una
molto bella che arriva direttamente dagli anni ’20.

Il nome dovrebbe dire tutto: Bobbie the Wonder Dog, ovvero “Bobbie il cane delle meraviglie”. Sì, perché questo mix Collie-Shetland, vissuto negli anni Venti, ha compiuto un’impresa davvero eccezionale: ha viaggiato per ben 2.551 miglia (oltre 4.000 chilometri) dallo Stato dell’Indiana per tornare nella città di Silverton, in Oregon.

Questi i fatti: nel 1923 una famiglia dell’Oregon fa un viaggio in Indiana e qui Bobbie si perde. Sei mesi più tardi, dopo aver attraversato deserti e scalato montagne, Bobbie si presenta alla porta di casa, magrissimo, pieno di rogna e con le zampe consumate fino all’osso… ma vivo! In poco tempo diventa una celebrità, su di lui vengono scritti numerosi articoli, diventa il protagonista di libri e film e in uno di questi, Il richiamo del West, recita.

Alla sua morte, nel 1927, Bobbie viene sepolto con tutti gli onori nel cimitero per animali di Portland e viene festeggiato durante la sfilata degli animali che annualmente si tiene a Silverton.

Foto via: oregonencyclopedia.org

Nel numero di Il Mio Cane, in edicola dal 15 marzo, trovete questa e molte altre storie di cani che trovano la forza, e il coraggio, di tornare a casa dalla loro famiglia! Senza mai perdere la speranza!

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