Le allergie alimentari nei cani  spesso appaiono in maniera del tutto improvvisa e con sintomi a volte difficili da individuare.

20 Settembre 2019 di Redazione

Le allergie alimentari nel cane: come individuarle?

Le allergie alimentari nei cani  spesso appaiono in maniera del tutto improvvisa e con sintomi a volte difficili da individuare. Le allergie non si sviluppano sin dalla nascita, anzi, potrebbe benissimo accadere che da un giorno con l’altro il cane si mostri avverso nei confronti di un cibo che ha sempre mangiato. Vediamo di capirci qualcosa in più.

Proteine e carboidrati: possibili cause

Spesso i responsabili di allergie e intolleranze alimentari sono proteine e carboidrati. Questi ultimi causano diversi problemi poiché il cane ha una scarsa capacità di digestione degli amidi e, di conseguenza, può sviluppare reazioni anomale nei confronti dei cereali e del glutine. Motivo per cui, ultimamente, tutte le grandi aziende che creano alimenti per animali sono sempre più attenti a una produzione “Grain Free“.

Le proteine, invece, hanno una complessità strutturale che le rende più predisposte allo sviluppo di disturbi. I test cutanei e le analisi del sangue non sempre danno risultati attendibili su quali siano gli ingredienti “colpevoli”.

Quali soluzioni possiamo adottare?

Per questo, è meglio adottare una dieta “da privazione” o “da eliminazione” che consiste nello scegliere due fonti alimentari, una proteina e un carboidrato (meglio se la patata o la tapioca), che il cane non abbia mai mangiato prima.

Questa particolare dieta monoproteica deve essere fornita al cane in via esclusiva (evitando qualunque tipo di assaggio di altro genere, per non inquinare il risultato) per almeno 6-8 settimane consecutive. Se funziona, si può provare a inserire un nuovo alimento alla volta per circa sette giorni e osservare il risultato per rendersi facilmente conto se il responsabile è proprio quel determinato alimento oppure no.

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