A Bitonto, in provincia di Bari, un cane è risultato positivo al Coronavirus. Non c’è alcuna ragione di preoccuparsi perché la cosa non comporta alcun pericolo per l’uomo.
Lo conferma lo studio del professor Nicola Decaro, ordinario di Malattie infettive degli animali all’Università di Bari, che l’Ente Nazionale Protezione Animali ha raggiunto telefonicamente per fare il punto sulla situazione. Carla Rocchi, Presidente nazionale dell’Enpa, ha conseguentemente dichiarato:
Ribadire la non contagiosità degli animali domestici è fondamentale per non creare inutili allarmismi e seminare il panico tra le tantissime famiglie che accolgono animali. Come già aveva sostenuto l’Istituto Superiore di Sanità, il professore Nicola Decaro ha affermato che il rischio di contagio dal cane o dal gatto è praticamente pari a zero.
Lo studio scientifico
Lo studio è stato condotto su 919 animali del Nord Italia esaminati tra marzo e giugno. Di questi, 64 cani e 57 gatti erano conviventi con pazienti positivi e tutti sono risultati negativi. In totale, dei 919 animali esaminati l 3,3% dei cani e il 5,7 % dei gatti ha presentato anticorpi della malattia. Quindi, quasi il 9% è stato a contatto con il virus.
Decaro ha ribadito:
I cani o gatti positivi non sono un pericolo per l’uomo. Il rischio di contagio dal cane o dal gatto è praticamente pari a zero.
Il professore ha poi aggiunto di non aver riportato la notizia del cane positivo alla stampa, ma di averlo comunicato soltanto alle autorità, perché il rischio che girasse voce del cane ammalato senza un approfondimento relativo alla non pericolosità della situazione era troppo grosso.
Nel mondo in totale i cani e gatti positivi non sono più di una ventina. Tutti quanti con una carica virale bassa non infettante. In compenso, come riportato dall’Iss nel rapporto dal titolo “Infezione da SARS-CoV-2 tra gli animali domestici” pubblicato ad aprile e al quale il Prof. Decaro ha partecipato, gli animali domestici possono essere contagiati dall’uomo.
Per la tutela della salute dei nostri animali, nel caso i proprietari risultino positivi sarebbe bene affidarli ad amici o parenti non positivi che possano prendersene cura.
Carla Rocchi ha infine ringraziato il professor Decaro per questa utile spiegazione e ha aggiunto:
Non c’è nessun allarme e anzi gli animali restano talvolta l’unica consolazione per chi è in quarantena. Quando è necessario le associazioni, e anche l’Enpa, si fanno carico degli animali che i proprietari non possono accudire. E ad esempio, insieme alla Protezione civile, ci facciamo carico degli animali di persone ricoverate.