Scopri le 6 regole suggerite da MYLAV per portare i nostri cani in ufficio, un'iniziativa che apporta tantissimi benefici!

17 Ottobre 2022 di Redazione

Sono ormai sempre di più le persone che lavorano da casa, ma per chi continua ad andare in ufficio si inizia a parlare di accoglienza degli amici a 4 zampe sul posto di lavoro. I benefici sono tantissimi! Per portare i cani in ufficio, però, ci sono delle regole fondamentali da rispettare. Ce le racconta MYLAV, da sempre al fianco degli amici animali: vediamole insieme!

Ecco la guida da seguire per portare il cane in ufficio

Il cane in ufficio porta gioia, un po’ di informalità che non guasta mai e soprattutto tanto divertimento” – spiega la Dott.ssa Maria Chiara Catalani, Esperto MYLAV. “Se però decidiamo di portarlo con noi al lavoro, è fondamentale rispettare alcune regole di base per evitare che Fido stia male e non viva serenamente la “trasferta”. Con tutto quello che i cani fanno per noi, cosa ci costa in fondo metterci nei loro panni e cercare di capire cosa fa bene a loro, indipendentemente da cos’è comodo per noi?”. Ecco allora alcune semplici regole da seguire.

1. Riserviamogli un angolo dedicato, anche se lo spazio non è molto grande.

Quando si porta Fido in ufficio dobbiamo cercare di farlo sentire a casa. Portiamo la sua cuccia, o un telo di cui riconosce l’odore. Prepariamo il suo posto in un angolino dal quale poterlo vedere, con una ciotola d’acqua e qualche croccantino, in un luogo tranquillo e non di transito. E non dimentichiamoci qualche giochino di suo gradimento.

2. Se ci sono più cani, facciamoli conoscere prima.

È opportuno che i cani che condivideranno lo stesso ambiente si conoscano prima, magari con una passeggiata, per assicurarsi che non ci siano disagi o tensioni. Inoltre, se si dovesse offrire uno snack, sarà bene evitare troppa vicinanza tra di loro, perché potrebbe provocare qualche ringhio o nervosismo.

3. Se il nostro cane è molto attivo, portiamo qualche masticabile naturale.

Se abbiamo un cucciolo o un cane particolarmente attivo, possiamo portare con noi anche qualche masticabile di tipo naturale, come il corno di cervo (va tolto quando è stato rosicchiato e consumato troppo, per non rischiare che venga ingerito in un unico pezzo troppo grande). Altre opzioni sono il legno di caffè o ulivo, la radice di erica, oppure snack di carne (orecchie e nasi di maiale, manzo, zampe di gallina) o di pesce (da calcolare nell’ammontare calorico giornaliero della quotidiana razione). Grazie a questo trucchetto il cane si rilasserà e allenterà la tensione attraverso la masticazione.

4. Anche se il nostro cucciolo è carino, non facciamolo “spupazzare” da tutti i colleghi se lui non vuole.

Ci sono cani che amano essere accarezzati e coccolati e cani, invece, più schivi e diffidenti. Ogni padrone conosce il carattere del proprio amico. Per questo, se i colleghi vogliono “spupazzarlo” a tutti i costi, è bene spiegare che il cane potrebbe non gradire queste attenzioni. O che vanno utilizzate determinate accortezze se ci si avvicina: per esempio non toccargli la testa ma punti per lui piacevoli, come sotto al mento o sul petto e rispettare le ore di riposo.  

5. Ritagliamoci del tempo per fargli fare quattro passi.

Anche se siamo molto impegnati tra appuntamenti e call, non facciamo mancare l’uscita al nostro amico a 4 zampe. Ne trarrà beneficio lui, ma anche noi, potendo approfittare di un po’ di riposo per gli occhi e un po’ di sano movimento. Nonostante gli impegni lavorativi, è sempre importante rispettare gli orari di uscita di Fido, in modo da mantenere inalterate le sue abitudini e i suoi orari. Anche se ci si trova in ufficio e non a casa.

6. Se vediamo che il cane in ufficio non è a suo agio, non portiamolo più.

Se ci accorgiamo che il cane è agitato, non riesce a trovare una sua postazione, non mangia e non beve, dobbiamo pensare di non portarlo più con noi in ufficio, perché evidentemente non si trova a suo agio. È un’ottima scelta, quindi, agire in anticipo: se dobbiamo andare al lavoro in presenza e non sappiamo come sistemare il cane, contattiamo preventivamente chi se ne possa occupare, oppure asili per cani o, ancora, le pensioni vicine. Così potremo evitare di lasciare il nostro amico a casa da solo per diverse ore.  

La presenza del nostro migliore amico al lavoro apporterà tantissimi benefici. Migliorerà l’umore dei dipendenti, favorirà una maggiore interazione tra colleghi, una fidelizzazione all’azienda e più popolarità, anche se con qualche pelo di troppo. Basterà seguire questi semplici e pratici consigli per non precluderci la possibilità di un’esperienza bellissima per tutti coloro che sono coinvolti, il nostro cane in primis!

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