Sono ormai sempre di più le persone che lavorano da casa, ma per chi continua ad andare in ufficio si inizia a parlare di accoglienza degli amici a 4 zampe sul posto di lavoro. I benefici sono tantissimi! Per portare i cani in ufficio, però, ci sono delle regole fondamentali da rispettare. Ce le racconta MYLAV, da sempre al fianco degli amici animali: vediamole insieme!
Ecco la guida da seguire per portare il cane in ufficio
“Il cane in ufficio porta gioia, un po’ di informalità che non guasta mai e soprattutto tanto divertimento” – spiega la Dott.ssa Maria Chiara Catalani, Esperto MYLAV. “Se però decidiamo di portarlo con noi al lavoro, è fondamentale rispettare alcune regole di base per evitare che Fido stia male e non viva serenamente la “trasferta”. Con tutto quello che i cani fanno per noi, cosa ci costa in fondo metterci nei loro panni e cercare di capire cosa fa bene a loro, indipendentemente da cos’è comodo per noi?”. Ecco allora alcune semplici regole da seguire.
1. Riserviamogli un angolo dedicato, anche se lo spazio non è molto grande.
Quando si porta Fido in ufficio dobbiamo cercare di farlo sentire a casa. Portiamo la sua cuccia, o un telo di cui riconosce l’odore. Prepariamo il suo posto in un angolino dal quale poterlo vedere, con una ciotola d’acqua e qualche croccantino, in un luogo tranquillo e non di transito. E non dimentichiamoci qualche giochino di suo gradimento.
2. Se ci sono più cani, facciamoli conoscere prima.
È opportuno che i cani che condivideranno lo stesso ambiente si conoscano prima, magari con una passeggiata, per assicurarsi che non ci siano disagi o tensioni. Inoltre, se si dovesse offrire uno snack, sarà bene evitare troppa vicinanza tra di loro, perché potrebbe provocare qualche ringhio o nervosismo.
3. Se il nostro cane è molto attivo, portiamo qualche masticabile naturale.
Se abbiamo un cucciolo o un cane particolarmente attivo, possiamo portare con noi anche qualche masticabile di tipo naturale, come il corno di cervo (va tolto quando è stato rosicchiato e consumato troppo, per non rischiare che venga ingerito in un unico pezzo troppo grande). Altre opzioni sono il legno di caffè o ulivo, la radice di erica, oppure snack di carne (orecchie e nasi di maiale, manzo, zampe di gallina) o di pesce (da calcolare nell’ammontare calorico giornaliero della quotidiana razione). Grazie a questo trucchetto il cane si rilasserà e allenterà la tensione attraverso la masticazione.
4. Anche se il nostro cucciolo è carino, non facciamolo “spupazzare” da tutti i colleghi se lui non vuole.
Ci sono cani che amano essere accarezzati e coccolati e cani, invece, più schivi e diffidenti. Ogni padrone conosce il carattere del proprio amico. Per questo, se i colleghi vogliono “spupazzarlo” a tutti i costi, è bene spiegare che il cane potrebbe non gradire queste attenzioni. O che vanno utilizzate determinate accortezze se ci si avvicina: per esempio non toccargli la testa ma punti per lui piacevoli, come sotto al mento o sul petto e rispettare le ore di riposo.
5. Ritagliamoci del tempo per fargli fare quattro passi.
Anche se siamo molto impegnati tra appuntamenti e call, non facciamo mancare l’uscita al nostro amico a 4 zampe. Ne trarrà beneficio lui, ma anche noi, potendo approfittare di un po’ di riposo per gli occhi e un po’ di sano movimento. Nonostante gli impegni lavorativi, è sempre importante rispettare gli orari di uscita di Fido, in modo da mantenere inalterate le sue abitudini e i suoi orari. Anche se ci si trova in ufficio e non a casa.
6. Se vediamo che il cane in ufficio non è a suo agio, non portiamolo più.
Se ci accorgiamo che il cane è agitato, non riesce a trovare una sua postazione, non mangia e non beve, dobbiamo pensare di non portarlo più con noi in ufficio, perché evidentemente non si trova a suo agio. È un’ottima scelta, quindi, agire in anticipo: se dobbiamo andare al lavoro in presenza e non sappiamo come sistemare il cane, contattiamo preventivamente chi se ne possa occupare, oppure asili per cani o, ancora, le pensioni vicine. Così potremo evitare di lasciare il nostro amico a casa da solo per diverse ore.
La presenza del nostro migliore amico al lavoro apporterà tantissimi benefici. Migliorerà l’umore dei dipendenti, favorirà una maggiore interazione tra colleghi, una fidelizzazione all’azienda e più popolarità, anche se con qualche pelo di troppo. Basterà seguire questi semplici e pratici consigli per non precluderci la possibilità di un’esperienza bellissima per tutti coloro che sono coinvolti, il nostro cane in primis!
Se hai trovato interessante questo contenuto, ti invitiamo a leggere anche Con il cane si lavora meglio: il progetto innovativo del Gruppo Mars.