Gli asili per cani possono essere un'importante risorsa per chi trascorre tanto tempo fuori casa. Ecco alcune considerazioni importanti.

29 Ottobre 2022 di Redazione

Gli asili per cani sono una valida risorsa per migliorare la vita dei proprietari che passano molto tempo fuori casa. Ma, naturalmente, dovranno essere all’altezza delle esigenze. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sull’argomento.  

Il ruolo fondamentale degli asili per cani

Come tante delle innovazioni dedicate a chi possiede un cane, gli asili sono una creazione anglosassone approdata in Italia ormai da tempo, anche se con una diffusione ancora limitata in alcune regioni e una professionalità non sempre all’altezza del compito, che non è affatto semplice, anzi.

Il loro valore, in termini pratici e di qualità della vita dei cani, può essere altissimo. Perché una delle principali cause di sofferenza psicofisica dei nostri amici è la combinazione di solitudine e inattività.

Entrambe nascono, in genere, dalla scarsità di tempo da dedicare al cane che affligge molti di noi, per motivi ovvi legati al lavoro e agli impegni quotidiani… il che dovrebbe far riflettere meglio sulla decisione di prendere un cane, se non si ha tempo per lui.

Ma se questa riflessione non è stata fatta oppure se eventi imprevisti impediscono di occuparsi del cane come necessario, gli asili possono offrire un grande sollievo. A patto che i servizi siano all’altezza delle esigenze. Proviamo a capire di cosa stiamo parlando.

Un asilo non è un “parcheggio”

Un asilo non dev’essere un “parcheggio” dove collocare il cane per qualche ora mentre ci si dedica ad altro, come invece a volte avviene. Una struttura che accetta cani mai visti prima dietro richiesta istantanea, probabilmente non è nata da una passione che diventa lavoro. Ma solo come fonte di guadagno rapido e poco impegnativo.

Senza aver prima conosciuto il cane e valutato le sue esigenze, infatti, è probabile che la permanenza all’asilo non vada oltre una sgambatina in solitudine seguita dalla detenzione in gabbia. Tanto valeva lasciarlo a casa…

Viceversa, gli asili per cani creati con solide basi di passione e professionalità non accettano ospiti casuali per qualche ora ma richiedono un percorso di conoscenza e inserimento che permetta agli operatori di occuparsi del cane al meglio, armonizzando la sua presenza con quella di altri soggetti adatti e strutturando al sua permanenza in modo corretto.

Spazi e attività negli asili per cani

Un asilo per cani ideale dovrebbe avere spazi idonei non solo alla permanenza dei cani ma anche al loro movimento, che non è uguale per tutti. Un Levriero e un cane da compagnia hanno esigenze molto differenti in proposito.

E non è tutto, perché ci sono razze e tipologie particolarmente portate allo scavo e all’ispezione di cunicoli, come i popolarissimi Terrier a gamba corta (quanti Jack Russell ci sono in Italia?), altre che hanno bisogno di nuotare per sentirsi felici (i Retriever, ma non solo loro). E così via. Ma non è tutto qui: per gestire correttamente un asilo per cani sono necessarie competenze, sia generali sia specifiche. E la presenza di un supporto veterinario è obbligatoria, per ovvie ragioni.

Insomma, improvvisare non è ammesso. O meglio non dovrebbe esserlo, perché in realtà ci sono parecchie strutture che si autodefiniscono “asili per cani” ma non hanno né i requisiti logistici né quelli professionali, oltre alle molte autorizzazioni che la legge impone. Il problema, come spesso avviene in Italia, è che i controlli a volte latitano.

Una cosa importante che possiamo fare per scegliere l’asilo giusto è verificare che assicuri la costante disponibilità di un veterinario che possa prestare soccorso rapidamente in caso di necessità. Teniamo a mente le valutazioni fatte finora e assicuriamoci di fare una scelta nell’interesse del benessere del nostro migliore amico!

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