I cani riconoscono il campo magnetico terrestre e lo usano per orientarsi

14 Giugno 2021 di Andrea Comini

Superpoteri o sesto senso? Un recente studio ha dimostrato che i cani da caccia usano più del loro naso per tornare dai proprietari. Infatti, i nostri amici sono delle vere e proprie bussole a quattro zampe in grado di percepire il campo magnetico terrestre e orientarsi di conseguenza. Vediamo come!

Si orientano sull’asse nord-sud

Questa formidabile capacità è chiamata “magnetorecezione” ed presente in molti animali, tra cui balene, delfini, tartarughe marine e, come dimostrato dallo studio dettagliato condotto in Repubblica Ceca e pubblicato su eLife, ora è stato riscontrato anche in alcuni cani da caccia. La ricercatrice Kateřina Benediktová, dell’Università di Scienze della Vita di Praga, ha dichiarato che “questo ‘senso’ va oltre la nostra percezione umana”. Assieme a Hynek Burda, altro autore dello studio, e a un team di scienziati, la dottoressa ha scoperto che spesso i cani fanno i propri bisogni lungo l’asse magnetico nord-sud. Come riportato sulle riviste Frontiers in Zoology e Science, i ricercatori hanno dunque ipotizzato che il comportamento potrebbe aiutare i nostri amici a mappare la loro posizione rispetto ad altri punti. Lo studio è stato condotto sui cani da caccia per via del loro particolare comportamento in certe situazioni: allevati per generazioni per scovare la selvaggina, questi cani ritornano dai propri compagni umani in caso falliscano la caccia e a volte utilizzano percorsi alternativi invece di ritornare sui propri passi.

I cani da caccia

A cavallo tra il settembre 2014 e il dicembre 2017, i ricercatori hanno dotato di Gps 27 cani da caccia di 10 razze diverse, tra cui fox terrier e bassotti nani, lasciandoli vagare in aree boschive lontane da edifici, strade e centri abitati. I cani correvano individualmente e tornavano da soli, dopo periodi di 30-90 minuti. I risultati della ricerca sono sorprendenti! La maggior parte dei cani è tornata riprendendo la stessa strada percorsa all’andata, utilizzando un metodo basato sul proprio odore, chiamato “tracking“. Altri, invece, hanno preso nuovi percorsi, adottando un metodo chiamato “scouting“. Ed è questo il più interessante…

Mappa mentale magnetica

I cani che hanno scelto lo scouting, hanno iniziato il ritorno con una breve corsa lungo l’asse nord-sud terrestre. I ricercatori hanno notato che questa “corsa della bussola” si è verificata indipendentemente dall’effettiva direzione di ritorno del cane, quindi deve essere utile per “registrare la mappa mentale con la bussola magnetica”. Questo comportamento è interessante e straordinario, contando che un essere umano senza bussola si perderebbe sicuramente!

Una bussola nel cervello!

Kathleen Cullen, professoressa di neuroscienze presso la John Hopkins University, non coinvolta nella ricerca, ha affermato che i risultati sono entusiasmanti. “Questi risultati” dice la Cullen “stimoleranno sicuramente ulteriori esplorazioni su come il cervello dei mammiferi codifichi i segnali magnetici“. Il campo magnetico, secondo i ricercatori, può fornire ai cani un quadro di riferimento universale, essenziale per la navigazione a lunga distanza e, probabilmente, è la risposta a molti dei quesiti più misteriosi sul comportamento dei nostri cani!

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