L’iniziativa è stata lanciata dalla consigliera Laura Corrotti. Solo nel Comune di Roma gli “accompagnatori di cani” sono 3.500.

3 Marzo 2022 di Redazione

Un albo professionale dei dog-sitter della Regione Lazio per tutelare giuridicamente gli esperti che si prendono cura dei cani durante l’assenza dei proprietari. È la proposta di legge lanciata da Laura Corrotti, vicepresidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio.

Come ha dichiarato la stessa Laura Corrotti all’Adnkronos:

«Negli ultimi anni ha conosciuto un notevole sviluppo la figura dell'operatore di attività di addestramento, ludico-educative e custodia degli animali da affezione. Secondo le stime di alcune associazioni attive nel settore della difesa degli animali, si calcola la presenza di circa 54.000 operatori, meglio noti come dog-sitter. Solo nel Comune di Roma se ne contano circa 3.500».

Ed è proprio per questo che l’istituzione di un albo professionale dei dog-sitter potrebbe valorizzare una figura sempre più richiesta. Già, perché la frenesia quotidiana porta i cani a trascorrere intere giornate lontani dai loro proprietari indaffarati tra impegni familiari e lavorativi. Un dog-sitter diventa, dunque, il “supplente” ideale per badare a Fido. Ma quale scegliere? Questa professione non può essere svolta da chiunque. Esperienza cinofila, nozioni di psicologia canina e continui aggiornamenti dovrebbero essere alla base della figura di accompagnatore di cani. Ed ecco perché la soluzione potrebbe essere proprio un elenco regionale con tutti i nominativi dei dog-sitter della Regione Lazio.

Il caso del Piemonte

Il Piemonte è stato il primo territorio italiano ad avere istituito un albo professionale dei dog-sitter. Lo scorso giugno il Consiglio Regionale della Regione Piemonte ha approvato a maggioranza la proposta di legge di Paolo Ruzzola per definire e istituire l’elenco degli accompagnatori di cani, attraverso la certificazione di competenze acquisite in corsi di formazione specifici.

Secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2021, i cani ospitati dalle famiglie italiane sono ben 8,2 milioni. Proprio per questo l’istituzione di un albo dei dog-sitter, soprattutto a livello nazionale, potrebbe essere l’occasione per creare nuovi posti di lavoro nel settore pet-care.

albo professionale dei dog-sitter

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