Firmato il primo protocollo d’intesa per la conservazione della fauna. Fuori dalle aree protette ci saranno cani addestrati per monitorare l'orso bruno.

11 Dicembre 2018 di Redazione

Il primo protocollo d’intesa per il monitoraggio dell’Orso bruno marsicano.

È stato firmato a Pescara il primo protocollo d’intesa per il monitoraggio dell’Orso bruno marsicano. Fuori dalle aree protette saranno impiegati cani addestrati. Il documento è stato sottoscritto da Regione Abruzzo, due Parchi nazionali, riserve regionali, tre Atc e l’Associazione cinofilia italiana (Enci).

Tra gli obiettivi del protocollo c’è la conservazione e la gestione della fauna e il coordinamento delle attività necessarie alla verifica delle diverse modalità di caccia al cinghiale.

ENCI per la formazione dei cani per monitorare la fauna fuori dalle aree protette

Per quest’ultimo aspetto, il progetto vede coinvolti l’Ispra e l’Università “La Sapienza” di Roma. Un altro punto della convenzione, che vede parte attiva l’ENCI – Ente nazionale cinofilia italiana, è la formazione di unità specializzate di cane-conduttore. La presenza dei cani sarà finalizzata al monitoraggio della fauna nei territori fuori delle aree protette.

L’assessore regionale ai parchi e riserve, Lorenzo Berardinetti ha esordito: “Questo protocollo rappresenta un tassello importante per il percorso delle attività di monitoraggio previsto nella valutazione ambientale strategica. Questo dovrà essere effettuato dopo l’approvazione del Piano faunistico venatorio regionale. L’avvio di un confronto tra i principali gestori delle aree protette, gli ambiti di caccia e l’ente nazionale cinofilia avrà un risultato positivo sia per la tutela sostenibile dell’ambiente sia per il coordinamento delle attività di difesa delle specie protette come l’Orso bruno marsicano previsto dal Patom”.

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