Un hospice per cani: un luogo dove animali abbandonati o soli vengono accompagnati serenamente verso i loro ultimi giorni.
Che fine fanno i cani che restano orfani e che passano in un attimo da una casa a un canile? Un’etologa, da sempre appassionata di cani, ha trovato una risposta che aiuta questi poveri orfanelli a cambiare il proprio destino. A Bracciano, vicino Roma, ha fondato all’inizio di settembre un Hospice per cani. In questo luogo vecchi animali abbandonati rimasti soli vengono presi in cura e accompagnati serenamente verso i loro ultimi giorni.
I Bereaved dogs: cani in lutto
A darle il via è stata la storia di un cane rimasto solo dopo la morte del suo padrone. Messo in un canile del Sud, per un mese è stato triste e mogio, rintanato in un angolo, immobile, finché una mattina lo hanno trovato morto. I Bereaved dogs: cani in lutto, così sono chiamati gli animali che restano orfani e soli, sono accolti in questo Hospice, unico in Europa.
Hospice per cani: Baffi d’argento
“Baffi d’argento” è un posto adatto per tutti i cani che stanno attraversando un forte dolore. Dotato di un giardino di un ettaro recintato dove la mattina i cani sono lasciati liberi di riposare. Daniela e Clara, le fondatrici dell’hospice, accompagnano i cani a fare una passeggiata, si dedicano alla loro pulizia, alla colazione. Per i cani malati c’è una terapia vera e propria: flebo, medicazioni, fasciature o, per i casi più gravi, a interventi assicurati dalla clinica veterinaria che è proprio lì davanti.
Molti incoraggiano con grande entusiasmo a portare avanti questa iniziativa, che si sostiene grazie a una piccola quota e alle donazioni, usate solo ed esclusivamente per le cure dei cani.
Anche la morte di un cane va affrontata
Daniela che si è occupata anche di formare insegnanti e istruttori di Protezione Civile e cani cerca persone dopo disastri e terremoti, ha detto: “Ho dedicato tutta la mia vita ai cani. Con Baffi d’Argento vogliamo far riflettere sul fatto che anche la morte di un cane va affrontata. Molti li lasciano morire soli. E’ importante invece accompagnarli verso le fine seguendo e rispettando il processo naturale. E far vedere che anche i cani orfani possono avere una seconda vita”.