Il Governo dice no: impugnata la riforma sulla sepoltura animali e padroni insieme
Il Governo dice no e ha impugnato, davanti alla Corte Costituzionale, la recente riforma lombarda riguardante la possibilità di seppellire gli animali insieme ai loro padroni. «Una facoltà assolutamente estranea alla normativa statale in materia», si legge nella delibera del Consiglio dei Ministri che «contrasta in particolare con l’art. 50 del citato Dpr (285/1990, ndr), secondo il quale nei cimiteri sono ricevuti, quando non venga richiesta altra destinazione, i cadaveri delle sole persone».
La Regione Lombardia annuncia il ricorso: non ci sono norme da seguire a riguardo
Dopo poco tempo è arrivata la risposta della Regione Lombardia. Attilio Fontana – al giornale VareseNoi – ha dichiarato:
«La Regione Lombardia ha già annunciato ricorso. A Roma sostanzialmente dicono: non è previsto che i cimiteri possano accogliere le ceneri dei cani o degli animali e che queste possano essere sepolte con i loro padroni. Ma il problema è un altro: non c’era una norma e la Lombardia ha coperto questo vuoto con una legge su attività funebre, medicina legale, polizia mortuaria e cimiteriale: si è voluto ridurre tutto agli animali ma il provvedimento non prevede solo quello. La “vera verità” è che il governo ha impugnato il testo in assenza di una normativa nazionale, tirandosi un po’ la zappa sui piedi: se è competenza loro devono dirci quali sono le norme da seguire. Ma visto che queste norme non ci sono, dobbiamo farle. E le abbiamo fatte».