Osteoartrite del cane: articolazioni a rischio
Anche se molti considerano l’osteoartrite del cane un problema alle articolazioni che colpisce solo quelli di taglia grande e gigante, in realtà questa patologia degenerativa può interessare qualsiasi tipo di cane. Certamente i soggetti più grandi sono quelli più colpiti, ma la patologia è molto diffusa nell’intera specie canina, anche tra cani giovani.
Osteoartrite: cos’è?
L’osteoartrite del cane consiste nell’usura progressiva delle cartilagini articolari, cioè del tessuto che riveste le estremità ossee nei punti di contatto tra un elemento scheletrico e l’altro. L’osteoartrite canina può essere dovuta a cause strutturali oppure a cause acquisite. Il primo è il caso delle malformazioni o forme di displasia ereditate. Nel secondo la patologia deriva da infezioni o da episodi traumatici: fratture, lussazioni, lesioni a carico dei tessuti molli. In entrambi i casi la malattia present un andamento progressivo con il trascorrere del tempo.
La prima cosa da fare è la prevenzione
È bene sapere che la prima cosa da fare è la prevenzione, evitando situazioni a rischio come stress alle articolazioni, lesioni e traumi. La terapia attualmente disponibile mira a tenere sotto controllo il segno clinico predominante, il dolore, in modo da restituire al cane una mobilità più serena.
I Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) di nuova generazione per uso canino si stanno rivelando particolarmente efficaci e ben tollerati. A questi, si possono affiancare i condroprotettori, sostanze naturali in grado di rinforzare le cartilagini articolari del cane: integratori a base di chitosano, artiglio del diavolo, condroitinsolfato, pernas canaliculus, acidi grassi della serie omega-3, quercitina, celadrin, ribes nero… il veterinario saprà consigliarci al meglio a seconda dell’entità del problema.