Insieme alla stagione calda tornano le zecche, pericolosi nemici per la salute e il benessere dei nostri amici a quattro zampe, e non solo.

3 Luglio 2017 di Redazione

E’ estate: facciamo attenzione alle zecche!

Con la stagione più calda tornano le zecche: pericolosi nemici per la salute e il benessere dei nostri amici a quattro zampe, e non solo. Se abbiamo un cane, probabilmente conosciamo già questo parassita: si attacca al corpo dell’animale e ne succhia il sangue. Si tratta di artropodi, lontani parenti dei ragni, che alla vista appaiono simili a lenticchie cotte o a semi di mela, con un colore che va dal bianco sporco al rossiccio, fino ad arrivare a un marrone molto scuro, quasi nero.

Per attaccarsi all’ospite, che sia un cane, un uomo o un altro animale, utilizzano quello che viene chiamato rostro, ovvero l’equivalente della testa. Spesso non ci si accorge neppure di questo attacco, poiché la saliva della zecca contiene un anestetico, ma a volte la presenza della zecca causa prurito. Perciò, se vediamo che il nostro cane si gratta insistentemente, controlliamo subito che non ci sia questo parassita attaccato e nascosto sotto al pelo.

Perché le zecche sono pericolose?

Il danno causato dalla zecca non è legato all’inserimento del rostro nel corpo dell’ospite, ma alle patologie che possono subentrare. Per cominciare, il morso del parassita può causare l’ingresso in circolo di batteri, virus e altri agenti patogeni presenti sulla testa, che portano all’insorgere di malattie infettive, alcune delle quali potenzialmente mortali. Tra queste vanno menzionate:

  • Piroplasmosi, con febbre e colorazione scura delle urine
  • Ehrlichiosi, che determina emorragie e perdita di peso
  • Malattia di Lyme (borreliosi), responsabile di problemi articolari e neurologici
  • Rickettsiosi, difficile da diagnosticare a causa della varietà di sintomi, con malessere generalizzato,
  • Anaplasmosi, simile alla borreliosi
  • Epatozoonosi, che causa anemia e deperimento
  • Encefaliti virali
  • Filariosi sottocutanea

Inoltre, soprattutto nei cuccioli, l’aspirazione del sangue può causare stati di anemia. Difficilmente questo accade con una singola zecca, ma sullo stesso animale possono attaccarsi molti di questi parassiti contemporaneamente.

Come si prendono le zecche?

zecche

Innanzitutto è bene precisare che, al contrario di quanto molti pensano, le zecche non sono sinonimo di una cattiva igiene! Benché possano trovarsi ovunque, poiché restano nel luogo in cui si sono staccate l’ultima volta in attesa di una nuova preda, di base prediligono la vegetazione erbosa e di arbusti, con clima fresco e umido. Sono attive quasi esclusivamente nei mesi caldi. Se quindi portiamo il nostro cane a correre in un prato o in un bosco tra la primavera e l’autunno, di ritorno a casa è sempre bene fare un controllo accurato perchè è molto probabile che abbia intercettato una zecca.

Le zecche possono spostarsi da un ospite all’altro, ma molto difficilmente questo accade per via diretta. Di solito, la zecca si stacca quando ha succhiato abbastanza sangue per gestire il processo riproduttivo, in media dopo 2-7 giorni dal primo morso. Dopo aver completato il ciclo di riproduzione, resta in agguato nella vegetazione in attesa di un nuovo ospite, che identifica grazie all’anidride carbonica emessa e al calore dell’organismo.

Come individuare e rimuovere le zecche

Le zecche sono visibili a occhio nudo, ma nei cani dal pelo lungo e folto può essere molto difficile scovarle. Il sistema migliore è eseguire un esame tattile, scorrendo le dita su tutto il corpo dell’animale. Il corpo della zecca è abbastanza facile da sentire, perchè duro e tondo come una lenticchia. Dopo averlo individuato, possiamo spostare il pelo per avere un conferma visiva.

L’estrazione della zecca deve essere eseguita usando una pinzetta a punte sottili, cercando di afferrarla il più possibile vicino alla cute del cane, per evitare di staccare solo la sacca in cui viene conservato il sangue, lasciando invece dentro il rostro (ovvero la testa). Prima di procedere disinfettiamo accuratamente la zona. Tiriamo dolcemente, imprimendo un lieve movimento rotatorio alle pinzette. Afferriamola piano, senza schiacciare troppo, altrimenti rischiamo che il parassita emetta altre sostanze dannose dentro all’ospite. Evitiamo di toccare la zecca con le mani, poiché potrebbe attaccarsi o comunque trasmetterci agenti patogeni.

Se al termine dell’operazione ci accorgiamo che il rostro è rimasto dentro alla cute, cosa che purtroppo accade abbastanza di frequente, dovremo rimuoverlo con un ago. Bruciamo quindi la zecca estratta e disinfettiamo nuovamente la zona in cui si trovava. Evitiamo assolutamente di usare fiamme, alcol, benzina e sostanze analoghe per uccidere la zecca: il dolore provocherebbe un rigurgito di materiale infetto nel corpo dell’ospite.

Controlliamo per almeno un mese il punto in cui si era attaccata la zecca, per verificare che non ci siano sintomi di infezione. Anche la comparsa di febbre dovrebbe allarmarci in questo senso.

La prevenzione è fondamentale

Il modo migliore per combattere le zecche è tramite la prevenzione. Ci sono numerosi prodotti in commercio, sotto forma di collari, spot-on, spray, shampoo e persino farmaci da somministrare per via orale. In generale, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio veterinario, poiché l’uso di un prodotto o di un altro può dipendere dalla zona in cui ci si trova, dalle caratteristiche del cane e dal tipo di vita che conduciamo. Non ha senso per esempio ricorrere a un trattamento particolarmente aggressivo se viviamo in città e il nostro amico peloso non corre per i prati, mentre se viviamo in aperta campagna dovremo puntare sulle soluzioni più potenti.

 

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