Le intossicazioni nel cane causate dalle piante che teniamo in casa sono più frequenti di quanto si possa pensare. Scopriamo quali sono le più pericolose.

9 Novembre 2017 di Redazione

Le intossicazioni nel cane causate dalle piante che teniamo in casa sono più frequenti di quanto si possa pensare. Scopriamo quali sono le più pericolose.

Capita spesso che chi vive insieme a un cane sottovaluti i rischi rappresentati da quelle che, per intenderci, possiamo chiamare “piante tossiche”. Infatti, quando un animale viene portato dal veterinario con sintomi di intossicazione spesso è molto difficile identificarne la causa precisa, in parte perché la maggior parte delle volte i segni clinici non sono specifici e in parte perché le persone, distratte o ignare, tendono a scegliere le piante per casa più in base alla bellezza che alle caratteristiche o alla loro potenziale tossicità. Partiamo, allora, dicendo che molti fiori e piante selvatici o che si trovano comunemente nei nostri salotti o giardini possono contenere sostanze tossiche più o meno pericolose, talvolta anche mortali. Vediamo quindi di tracciare una panoramica utile a capire quali sono le più pericolose, ma magari molto rare, o le più subdole, anche soltanto fastidiose ma troppo spesso causa di malesseri per i nostri amici a quattro zampe.

Le piante da appartamento: belle e colorate ma spesso tossiche per il cane

L’Euphorbia pulcherrima, nota più comunemente come stella di Natale, è una pianta ornamentale originaria del Messico, dove cresce spontaneamente allo stato selvatico e raggiunge un’altezza compresa tra i due e i quattro metri. Nel suo tronco e nei suoi rami è contenuta una sostanza lattiginosa che risulta lievemente irritante per la nostra pelle, ma che è invece molto tossica per cani e gatti. I sintomi più comuni sono legati proprio all’irritazione delle mucose, in particolare dell’apparato digerente: compaiono vescicole, forte bruciore a lingua e labbra, lacrimazione, sintomi gastro-enterici con vomito, diarrea e tremori. Fortunatamente, la prognosi è quasi sempre buona perché, trattandosi di una pianta molto diffusa e nota proprio per queste sue caratteristiche, la sua ingestione non passa inosservata ai proprietari.

La Dieffenbachia è una pianta d’appartamento molto diffusa e raggruppa diverse specie. Si tratta di piante erbacee perenni sempreverdi, con foglie molto grandi, oblunghe, macchiate o striate nelle sfumature del bianco, verdino o avorio. Originaria dei Paesi tropicali, è leggermente tossica perché contiene sostanze irritanti che agiscono per contatto; se vengono ingerite o masticate, possono comparire vari gradi di irritazione fino all’edema della glottide con morte per asfissia, vomito, diarrea, tremori, insufficienza renale acuta. L’intossicazione è più grave nel cane che nel gatto e varia anche in base alla sensibilità individuale.

I bulbi di tulipano e narciso possono talvolta essere ingeriti soprattutto dai cani se lasciati a loro disposizione prima di essere piantati. Solitamente, la sintomatologia è prettamente gastro-enterica, non particolarmente grave.

Il genere Ficus comprende oltre 800 specie di piante che si presentano sotto forma di alberi, arbusti o rampicanti. L’ingestione delle foglie o di parte del tronco può determinare sintomi gastro-enterici con vomito e diarrea. Talvolta, il solo contatto con le mucose può determinare la formazione di vescicole. Molto raramente può determinarsi anche tossicità renale.

Lascia un commento