A molti piace fare trekking con il proprio cane, ma ecco alcuni consigli utili su come farlo in modo sicuro e piacevole.

7 Agosto 2024 di Letizia

Con la giusta preparazione, dedicarsi al trekking con il nostro cane si rivelerà un’attività molto divertente sia per noi che per il nostro piccolo amico peloso. Le lunghe passeggiate ci daranno infatti la possibilità di creare un legame profondo, esplorare insieme grandi spazi aperti e ottenere la tanto necessaria stimolazione sia fisica che mentale.

Il cane, inoltre, per sua stessa natura ha bisogno di camminare. Il movimento e la corretta attività fisica sono utili al benessere psico-fisico del cane e, il trekking per il cane, è “naturalmente” salutare. 

Meglio evitare dislivelli eccessivi e terreni troppo accidentati che potrebbero costituire un problema alle articolazioni e ai muscoli del cane. Generalmente, però, anche le salite, le discese, le brevi “scale” naturali che si incontrano durante un’escursione vengono affrontate dai cani con movimenti fisiologici che non solo non indeboliscono la loro struttura ma la rinforzano.

Cosa controllare prima di ogni escursione

Prima di partire per un’escursione con il nostro cane, ci sono alcune misure preparatorie da adottare per tenerlo al sicuro. Innanzitutto, bisogna assicurarsi che sia microchippato e che porti con sé una targhetta identificativa con le nostre informazioni di contatto.

Nella sfortunata eventualità che l’amico a quattro zampe si perda, infatti, un’identificazione adeguata aumenterà notevolmente le possibilità di ritrovarlo. Possiamo anche scegliere di dotare il nostro amico peloso di un apposito collare GPS per cani, così da essere sempre certi della sua posizione. 

Inoltre è bene accertarsi che il nostro cane abbia fatto tutte le vaccinazioni necessarie e sia adeguatamente protetto con gli antiparassitari: pulci e zecche sono molto attive nei boschi. In ultima istanza, non dimentichiamo di portare con noi il suo libretto sanitario.

trekking con cane
Fare trekking con il cane – Amicidicasa.it

Come riempire lo zaino

Una delle principali sfide per chi cammina è riuscire a contenere il peso dello zaino: acqua e cibo per il cane possono essere un peso extra davvero impegnativo (ma l’acqua è fondamentale e non deve assolutamente mancare mai). Esistono “bisacce”, zaini per cani che possono essere impiegati almeno per trasportare acqua e snack: non sono una cattiva idea a patto che il carico non superi il 10-15% del peso del nostro amico e che il cane sia stato gradualmente abituato a portarlo. In generale, non dimentichiamo di mettere nel nostro zaino:

Acqua e ciotola: online e nei negozi specializzati, è possibile scegliere tra un’ampia varietà di comode ciotole per l’acqua pieghevoli e con moschettone, così da riuscire a mantenere il cane sempre idratato durante l’escursione.

Museruola: in alcuni luoghi è obbligatoria, come per esempio sugli impianti di risalita e in alcuni rifugi di montagna.

Guinzaglio: non può mancare perché lungo vari chilometri si incontrano persone, cani, animali, possibili passaggi pericolosi (il cane non soffre di vertigini e per troppa sicurezza, unita a momenti di entusiasmo o di slancio, potrebbe mettersi nei guai)… Si può usare il guinzaglio di nylon da addestramento da fissare alla cintura. È lungo solitamente 2,5 metri, termina ad entrambe le estremità con un moschettone (uno lo fisseremo al collare mentre l’altro, dopo averlo fatto passare dietro alla nostra cintura, a uno degli anelli di ferro presenti sul guinzaglio stesso). È una soluzione pratica perché ci permette di mantenere il controllo del cane pur avendo le mani libere.

Sacchetti per i bisogni: andare a fare un’escursione non esclude il fatto di dover portar con noi degli appositi sacchetti per le deiezioni, così da smaltire correttamente i rifiuti. 

Kit di pronto soccorso: è molto importante ma non è difficile da preparare… basterà rispettare una semplicissima regola: i medicinali che servono al nostro cane nella vita di tutti i giorni sono sufficienti anche in cammino. Aggiungiamo pinzette, disinfettante, garza, bende (potrebbero servire anche per i nostri piedi)…

Trekking con il cane: la corretta alimentazione

L’escursionismo è un’attività sportiva a tutti gli effetti e un cane che lo pratica va considerato un cane sportivo. Ne consegue l’importanza del ruolo dell’alimentazione. Sono stati pubblicati diversi studi sul fabbisogno energetico quotidiano dei cani: un soggetto di 20 kg con attività fisica nella media richiede circa da 1.000 a 1.400 calorie al giorno a seconda dello studio (fabbisogno di mantenimento). Per il trekking ci vuole più energia ma non servono grandi pasti, quanto, piuttosto, alimenti di qualità, anche per cani sportivi.

Consideriamo anche che, mentre noi produciamo energia per la performance sportiva soprattutto dall’assunzione e trasformazione di carboidrati, nei cani giocano un ruolo importante i lipidi. I mangimi per cani sportivi, in particolare per attività aerobica (endurance), devono essere più ricchi di lipidi. Per gli sforzi più esplosivi rimangono sempre importanti i carboidrati – fonte di glucosio – che devono essere, però, particolarmente digeribili

Come deve mangiare un “cane escursionista”

Un cane impegnato nel trekking deve mangiare quasi come un cane-atleta durante una giornata di gare. La modalità ideale di alimentazione prevede una somministrazione ad alta frequenza e leggera, senza appesantimenti. Evitiamo di farlo mangiare eccessivamente a ridosso dell’inizio della camminata – prevediamo almeno un’ora di tempo dal primo pasto alla partenza – ma, in ogni caso, è decisamente sconsigliabile lasciarlo a digiuno!

Teniamo conto che, per altre discipline cinofile, molti allenatori di cani-atleti adottano schemi con 1/4 o 1/3 della razione giornaliera di cibo da somministrare almeno tre ore prima dell’attività sportiva e il rimanente 3/4 o 2/3 da somministrare almeno due ore dopo. Quando facciamo un’escursione possiamo ispirarci ad uno schema simile, con integrazione maggiore durante la camminata (l’impegno è lungo) e un pasto molto leggero durante la pausa del nostro pranzo.

Per un cane che pratica sport le diete commerciali sono ideali sia per la completezza nutrizionale che per la praticità “gestionale”: scegliamo sempre alimenti di qualità con buon apporto energetico. Per le riserve ci cibo da mettere nello zaino, orientiamoci verso il cibo secco che non deve essere conservato al fresco come il cibo umido.

Anche gli snack sono molto utili in cammino, per vari motivi: permettono al nostro cane di ricaricare le energie durante la camminata, possono servire a distrarlo quando si sta facendo coinvolgere eccessivamente dai numerosi stimoli che lo circondano, inducono il cane a restarci sempre correttamente vicino…

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Gli altri consigli

Ci sono altre cose utili da tenere a mente prima e durante un’escursione:

Conoscere le capacità: prima di intraprendere un’escursione, è bene considerare la razza, l’età e la salute generale del nostro piccolo amico. Alcuni cani sono atleti naturali e possono affrontare percorsi più lunghi e impegnativi, mentre altri possono essere più adatti a escursioni brevi e a basso impatto.

Informarsi se l’escursione è “a sua misura”: oltre alla consueta ricerca sul percorso e allo studio della mappa, può essere utile leggere le recensioni di chi ha già percorso quella tratta, così da essere certi che il sentiero sia sicuro per il nostro amico con la coda.

Individuare segni di sovraffaticamento: tra questi vi sono l’ansimare eccessivo, la difficoltà a tenere il passo e la mancanza di interesse a continuare l’escursione. Se il cane mostra uno di questi sintomi è il momento di fare una pausa o di tornare indietro.

Prestare attenzione alle temperature: soprattutto d’estate, l’esposizione prolungata al sole potrebbe rappresentare un rischio concreto per i colpi di calore. Privilegiamo sentieri con lunghi tratti boschivi perché più riparati. Da evitare, poi, le escursioni con i passaggi stradali: l’asfalto può bruciare seriamente i polpastrelli.

Tenere il cane al guinzaglio: anche se il nostro cane ama la libertà di esplorare senza guinzaglio è bene tenerlo sempre legato durante le escursioni. Oltre a garantire la sua sicurezza, si tratta anche di un requisito obbligatorio per la maggior parte dei sentieri pubblici. Incontri con la fauna selvatica o corse lungo scogliere o bordi scoscesi sono situazioni da evitare.

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