Capire se il gatto ha paura e interpretare il suo stato d’animo è utile per vivere al meglio il rapporto uomo-felino e aiutare il nostro amico di casa nella manifestazione del suo malessere. Scopriamo quali sono i segnali che indicano stress e paura nel micio, e cosa possiamo fare per aiutarlo!
Anche i gatti hanno paura come noi?
Tra le varie emozioni che il gatto può provare, la paura merita qualche attenzione particolare. Conoscerne i sintomi e l’origine può aiutarci nella gestione di una vita casalinga che mira alla perfezione. Si tratta di uno stato d’animo essenziale per la sopravvivenza, perché consente all’animale di evitare situazioni potenzialmente pericolose.
Molte paure sono innate e specifiche dei piccoli felini, mentre altre sono apprese: il contatto con qualcosa che scotta, per esempio, è di solito sufficiente a far sì che l’animale lo tema dopo averlo sperimentato. La paura è generalmente evocata da stimoli potenzialmente pericolosi o percepiti dall’animale come tali (chiamati “stressori”), di natura fisica o psichica, che vengono intesi come una minaccia.
Quando un animale ha paura, infatti, possiamo notare modificazioni fisiche e comportamentali. Anche l’inadeguata o inappropriata abitudine del gatto a certi posti, persone o oggetti, può dare luogo a una risposta di tipo pauroso. La reazione comportamentale è poi influenzata da una serie di esperienze fatte nel corso della vita.
Nel gatto ma anche nel cane e in noi stessi, questa particolare emozione può avere diverse cause, fra cui anche esperienze negative vissute in precedenza che lasciano un segno evidente.
Segnali di paura e ansia nel gatto
Ecco alcune manifestazioni anomale da cui possiamo dedurre che il nostro micio ha paura:
• Cibo: aumenta, diminuisce o è totalmente privo di appetito.
• Bisogni: fa i bisogni in modo inappropriato, fuori dalla lettiera, sui letti o sui divani.
• Marcature: graffia o si struscia in modo prolungato e ossessivo, nei confronti dell’umano o di un oggetto.
• Comportamenti: diminuisce la verve, la voglia di esplorazione e di gioco e tende a cercare posti nascosti. Ci sono cambiamenti anche nelle interazioni sociali con i proprietari o con gli altri animali di casa, diventa inaspettatamente aggressivo. Mastica con foga, si strappa il pelo, si gratta eccessivamente o mostra un morboso interesse per materiali non commestibili. Ha la tendenza a masticare o strapparsi il pelo, grattarsi eccessivamente o prova un morboso interesse per materiali non commestibili.
• Sonno: riduce o aumenta le ore di sonno, cambiando i luoghi di riposo che tendono spesso a essere nascosti.
• Grooming: diminuisce o aumenta l’auto-toelettatura, fino a comportamenti compulsivi che portano alla formazione di aree di alopecia.
Cosa possiamo fare?
Se il nostro gatto è davvero in preda alla paura o all’ansia, i numerosi tentativi di coccolarlo, abbracciarlo e baciarlo non funzioneranno. Muoviamoci come se niente fosse, comportiamoci normalmente e anche il nostro gatto si tranquillizzerà. Se invece rassicuriamo un gatto ogni volta che sobbalza al suono del campanello o al rumore di un’auto o di un coperchio che cade in cucina, penserà che ha ragione a spaventarsi.
Le tensioni più banali vanno minimizzate e il concetto che dobbiamo trasferire al piccolo amico di casa è che non deve avere paura, che quello che è successo è normale amministrazione.
Cerchiamo poi di rispettare la sua routine, ricordando che si tratta di un animale abitudinario e teniamo la sua mente sempre attiva. Giocare con il gatto potrebbe sembrare un piacere senza alcun altro scopo che il divertimento, ma in realtà è utile sotto molti punti di vista. Il gioco promuove l’esercizio, sia fisico che mentale, e aiuta ad aumentare la fiducia in sé stessi.
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