I flebotomi o pappataci hanno un alto tasso di pericolosità per il nostro gatto: vediamo insieme il perché e come muoversi se viene punto.

20 Agosto 2021 di Chiara Pedrocchi

Appartenenti all’ordine dei Ditteri come le zanzare, i pappataci o flebotomi sono insetti responsabili della trasmissione del virus della leishmaniosi, il Leishmania infantum. Rispetto a cani ed esseri umani, il gatto è un animale più resistente a questa patologia, ma è bene comunque saper riconoscere i pappataci e le loro punture per prevenire qualsiasi conseguenza negativa di un’eventuale puntura.

pappataci gatto

Quando e perché?

I pappataci tendono ad agire al buio e in zone particolarmente umide, perciò il modo migliore per scongiurarne la presenza e difendere noi e il nostro gatto è arieggiare il più possibile la casa lasciando entrare la maggior quantità di luce possibile ed evitare il ristagno di acqua, per esempio nei sottovasi, e di rifiuti organici.

A differenza delle zanzare, i pappataci non ronzano, perciò è difficile individuarli. Sono di colore giallo, misurano tra i 2 e i 4 mm e sono caratterizzati da una fitta peluria, che ne ricopre anche le ali. I flebotomi non sono bravi nel volo, ma piuttosto saltano da una parte all’altra.

Le femmine dei pappataci pungono per necessità, poiché prendono dal sangue dell’animale una proteina necessaria per la loro sopravvivenza e riproduzione. Il loro morso in sé non comporta nulla se non arrossamento e prurito, ma se immettono il Leishmania infantum le conseguenze possono essere molto gravi.

Come procedere

La leishmaniosi è una malattia molto pericolosa, perché si manifesta sviluppando glomerulonefrite, un processo infiammatorio a carico dei reni in grado di comprometterne la capacità filtrante. I sintomi sono delle lesioni cutanee, come dermatiti ulcerose, crostose, nodulari o squamose, ma anche ingrossamento dei linfonodi, perdita di peso, coinvolgimento oculare, diminuzione dell’appetito, gengivo-stomatite cronica e letargia. In caso il gatto presenti questi sintomi, bisogna assolutamente sentire il veterinario, che saprà indicare la terapia per il controllo dell’infestazione protozoaria.

Avvertenze

La leishmaniosi colpisce più raramente i gatti dei cani, ma se si vive in un’area endemica il rischio è comunque molto elevato. Il consiglio è quello di utilizzare sugli animali un antiparassitario in modo preventivo per scongiurare ogni rischio.

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