Gatti e topi: due archetipi di arcinemici ormai entrati nel comune immaginario, complici le scorribande di Tom e Jerry alla televisione e le fughe a perdifiato di Speedy Gonzales. Ma cosa si cela dietro al rapporto tra questi due animali? Perché i gatti adorano cacciare i topi e come fanno realmente a mangiarli? Esploriamo l’argomento insieme!
Perché i gatti cacciano i topi?
L’istinto di caccia si è radicato profondamente nella storia evolutiva del gatto. Parliamo di un predatore efficiente, che ha sempre ricorso alla caccia per provvedere al proprio sostentamento. Questo istinto è stato tramandato attraverso le generazioni, fino ad arrivare ai nostri gatti domestici.
Per questo, anche se vengono nutriti e alimentati dai loro proprietari, i gatti di casa mantengono un istinto predatorio molto forte e se percepiscono qualche movimento sospetto nell’ambiente domestico, si tratti pure di una piccola mosca che vola, non esitano a drizzare le orecchie e mettersi in posizione. Per un gatto, l’attività di inseguire e catturare una preda stimola il suo istinto naturale e gli fornisce un ottimo esercizio per rimanere in forma.
Ecco perché i mici adorano il gioco del puntatore laser da inseguire per tutta la casa, saltando sui muri, o i piccoli peluche che hanno le sembianze di una vera preda. Ma immaginatevi se potessero fare tutto questo con un topo vero!!
Quanti topi può mangiare un gatto?
Il celebre studioso dei felini Paul Leyhausen, dopo anni di ricerche e calcoli sull’argomento, è arrivato a questo risultato: un gatto di campagna libero cattura ogni giorno da una a due dozzine di topi!
Non solo. Il topo può essere mangiato intero. I gatti sono carnivori con denti progettati per penetrare e lacerare la carne. Hanno 26 denti da latte che vengono sostituiti da 30 denti permanenti (dell’adulto) che spuntano tra i 5 e i 7 mesi di età.
La bocca poi contiene le ghiandole salivari, che lubrificano il cibo e iniziano la digestione che termina nello stomaco dove succhi gastrici mille volte più aggressivi dei nostri sciolgono qualsiasi “boccone”, ossa comprese.
Perché i gatti portano i topi ai padroni?
Questo è una tipica azione che caratterizza il comportamento predatorio dei felini di casa. Dopo un lunghissimo appostamento, il gatto balza sul topo e lo cattura, non senza qualche vano tentativo del piccoletto di liberarsi dalle sue grinfie. A questo punto ci “gioca” a suo piacimento e spess,o senza nemmeno mangiarlo, decide di portarlo come trofeo al padrone.
Dal punto di vista del felino, questa è una vera e propria dimostrazione di affetto e riconoscimento. L’umano gli dà tutti i giorni da mangiare, e il micio ricambia offrendogli l’esito positivo della sua caccia. Sì, ma come dobbiamo comportarci a questo punto?
Cosa fare se il gatto porta la preda in casa
La prima regola in questi casi è di non sgridare mai il gatto quando ci porta una preda in casa: rischieremmo di confonderlo e di mortificarlo. Dopotutto, quello è sempre il suo modo di dimostrarci affetto. L’unica cosa da fare è quindi congratularsi e ringraziarlo, magari ricompensandolo con un premietto. Ma allora non possiamo fare niente per evitare questo comportamento?
In realtà dei trucchi esistono e consistono nello stimolare maggiormente il gatto quando si trova nell’ambiente domestico. Per esempio proviamo a suddividere la razione giornaliera di cibo in 10 piccole dosi e nascondiamole in giro per la casa: il nostro gatto si terrà impegnato passando più tempo a cercare il cibo e sfogherà il suo istinto di caccia, diminuendo le sessioni all’aperto e tenendosi in esercizio.
Un’altra cosa da fare è aumentare le sessioni di gioco: topolini finti, luci led e giochi interattivi lo aiuteranno a sfogare l’istinto di cacciatore e una volta fuori casa non sentirà tutto questo bisogno di cacciare altre prede (vere).
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