Capita che stiamo scambiando coccole con il nostro gatto e ad un certo punto ci allontana con la zampa, allungandola fino a toccare il nostro viso, impedendo di avvicinarci ancora. Ma perché lo fa? Vuole davvero scacciarci via? Come vedremo in questo articolo, spesso quando il nostro micio adotta questo comportamento ci sta letteralmente… “bacchettando”.
La comunicazione non verbale del gatto
Il linguaggio non verbale del gatto è tutto ciò a cui dobbiamo prestare attenzione per comprendere il magico universo felino. Le pupille ristrette sono un segno di tensione e di minacciata aggressione, mentre le pupille dilatate esprimono sorpresa, paura e difesa.
Le posizioni del corpo e le espressioni facciali non segnalano semplicemente un’emozione, ma suggeriscono i costanti mutamenti che avvengono nella mente del gatto. Per questo è importante osservare l’insieme per capire che cosa stia passando nella testolina del nostro micio. Orecchie dritte e rivolte verso l’esterno sono sinonimo di allerta. Se il pelo si rizza su tutto il corpo del gatto, da allerta si passa a… “allarme rosso”.
Se la coda è bassa, un gatto è rilassato. Se viene tenuta alta, il gatto è attivo, saluta un altro gatto o una persona oppure sta indagando su qualcosa. I gatti agitano la coda quando si trovano in uno stato di nervosismo o di attenzione massima.
Anche la posizione e lo spiegamento dei baffi hanno un significato preciso nel linguaggio corporeo: se i baffi sono puntati in avanti e aperti a ventaglio, il gatto è attento, teso e pronto all’azione. Quando sono meno allargati, il gatto è rilassato e calmo; se quando sono raggruppati e appiattiti di lato rispetto al volto, il gatto ha paura o, comunque, è in uno stato di apprensione.
Il gatto ci allontana con la zampa: significato
Ma quindi, come interpretare il suo allontanarci con una zampina nel momento del gioco o delle coccole? Un colpo vivace, inferto con una zampa anteriore, esprime rabbia o impazienza e viene usato a scopo disciplinare, anche nei nostri confronti.
È un ritorno ai colpetti materni dati sul naso ai gattini per mantenere l’ordine e viene eseguito con gli artigli coperti. Se un gatto è più arrabbiato, appiattirà lievemente all’indietro gli orecchi e colpirà di nuovo, magari con gli artigli lievemente sfoderati.
Quando un gatto è assolutamente infastidito o spaventato, però, l’innocuo colpetto diventa un fendente ad artigli sguainati e… fa male. Forse, l’uso più tenero delle zampe è quello di porre dolcemente e in modo molto rilassato una zampa sul naso del proprietario o sulla testa del compagno felino: quasi una carezza.
Insomma, bisogna sempre contestualizzare questo comportamento del micio in modo da attribuirgli la giusta interpretazione. Il più delle volte ci sta proprio dando uno “stop” per manifestare il suo disturbo e rimetterci al nostro posto. Altre, quando il gesto è compiuto con gentilezza e la zampina morbida, ci sta mostrando il suo affetto.
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