Il Savannah è un gatto raro, soprattutto in Italia, ma alquanto affascinante. È frutto di un incrocio di esemplari domestici con il Serval, felino africano di taglia medio-grande originario del Sud Sahara. Conosciamolo meglio!
Gatto Savannah, l’incrocio tra Serval e gatto domestico
Come nel caso di altre razze ottenute con l’ibridazione tra gatti domestici e selvatici, anche in questo caso ci troviamo di fronte a un gatto nato per il solo scopo di riprodurre a livello domestico un piccolo leopardo, con particolare attenzione anche alla stazza fisica e non solo al manto maculato. Anche se il primo esemplare, una micia di nome Savannah che darà poi il nome alla razza, è stato ottenuto negli anni Ottanta del ’900 da un’allevatrice americana incrociando un maschio di Serval con una gattina Siamese, il riconoscimento ufficiale da parte della TICA è arrivato solo nel 2001.
I Savannah possono variare molto a seconda della “quantità” di sangue selvatico presente nel bagaglio genetico di ogni esemplare. I cosiddetti F1 (di prima generazione con il 50% di sangue Serval) sono più grossi e soprattutto più alti, arrivando a misurare 45 cm al garrese per 11 kg di peso.
Gli F2 portano solo il 25% e gli F3 il 12,5% di sangue di Serval essendo rispettivamente nipoti e pronipoti di Serval. Va ricordato che in Italia è proibito per legge possedere animali ottenuti dall’incrocio di specie selvagge, a meno che non siano già alla quarta generazione, quindi da F4 in poi nel caso del nostro micione: unica eccezione è l’allevamento a scopo riproduttivo, ma anch’esso è rigidamente regolamentato.
Curiosità sul gatto Savannah
Ecco alcune delle principali curiosità su questi particolari felini.
– Quando sono cuccioli il colore dei loro occhi è blu.
– Assomigliano a piccoli leopardi.
– Appartiene alle razze più costose al mondo: un esemplare può costare fino a 20.000 euro.
– Per certi versi sono gatti atipici: non disprezzano l’acqua e neppure andare in giro col guinzaglio.
– La loro aspettativa di vita è di 10-15 anni.
– Possono pesare anche 13 kg.
– Da fermi possono saltare fino a 3 metri di altezza, una capacità davvero unica.
– Sono gatti molto attivi, vanno sempre tenuti in movimento.
– Hanno qualche problema di educazione: spesso urinano per casa e non riescono ad abituarsi all’uso della lettiera.
Scopriamo meglio il loro mondo.
Educazione e carattere
Come tutti gli “ibridi”, il Savannah è un gatto che, pur essendo affettuoso col padrone, necessita di spazi ampi per poter sfogare l’energia tipica del grande cacciatore selvatico. A differenza di altri colleghi maculati, come il Bengal, l’educazione “domestica” del Savannah può ancora riservare qualche problema: amano molto urinare per casa senza riuscire ad abituarsi all’uso della lettiera.
Attualmente è ancora considerato un gatto raro, anche per via del fatto che i maschi, a causa dell’ibridazione, sono sterili fino alla quinta generazione. Per tutti questi motivi, uniti anche all’alto costo dei cuccioli, che può arrivare tranquillamente alla decina di migliaia di euro, questi gatti non sono affatto facili da trovare nelle nostre case. La convivenza con loro è decisamente impegnativa: basti pensare che, data l’altezza delle zampe e la potenza dei muscoli, sono in grado di saltare in verticale fino a 3 metri raggiungendo quindi qualsiasi meandro di un appartamento. Sono inoltre animali molto curiosi e dotati di una forza spettacolare nelle zampe, che terminano in piedi grandi dotati di artigli affilati e quindi capaci di distruggere qualsiasi mobile.
La dieta speciale del gatto Savannah
Avendo ancora molti legami genetici con il Serval, alcuni esemplari di Savannah posso presentare una caratteristica molto peculiare di questo felino selvatico, ossia uno stomaco molto più piccolo rispetto a quello dei normali gatti domestici. Questo comporta che in alcuni casi si dovrà somministrare loro una dieta molto particolare spesso accompagnata da farmaci che aiutano la digestione.
A parte questo non si riscontrano particolari problemi di salute, tanto che i suoi valori ematici non risultano diversi da quelli del gatto domestico. Le femmine hanno una bassa prolificità, resa più difficoltosa da parti prematuri o aborti, con conseguente difficoltà nella riproduzione e nella selezione: partoriscono da uno a tre cuccioli, una volta l’anno.
Standard
– Corpo: rettangolare, lungo e muscoloso dall’ossatura robusta e dalle zampe lunghe e sottili. Le femmine pesano dai 5 agli 11 kg, mentre i maschi possono raggiungere i 13.
– Testa: forma triangolare leggermente più piccola del resto del corpo.
– Orecchie: grandi, più larghe alla base e tonde in punta con ocelli caratterizzati da una fascia chiara centrale delimitata da tratti neri, grigi o marroni. Questi sembrano avere quasi la forma di un occhio.
– Occhi: forma ovale allungata con il colore che può variare dal verde, al marrone, all’oro e all’ambra. A partire dai lati degli occhi, fino ai baffi, presentano delle marcature più scure che hanno l’utilità di proteggere l’animale dalla luce solare. Quando sono cuccioli il colore degli occhi è blu.
– Mantello: corto, fitto e molto aderente al corpo muscoloso. L’unico mantello accettato dalla TICA è il maculato. Per l’allevamento si richiedono soltanto i seguenti tipi di colorazione: brown tabby (mantello marrone caldo-freddo, marrone chiaro o dorato con macchie nere o marrone scuro), silver tabby (mantello argento con macchie nere o grigio scuro), nero (mantello nero con macchie più scure), black smoke (mantello argento con punta nera con macchie nere).
– Coda: non è particolarmente lunga, ha uno spessore medio, smussata in punta che è colorata di nero.
Se vuoi conoscere meglio questo particolare e affascinante felino, ti invitiamo a visitare la nostra scheda dedicata al gatto Savannah.