Keetso Cat: origini e caratteristiche

Se esiste al mondo una razza di gatti domestici veramente rara questa è il Keetso Cat. Basti pensare che in tutto il mondo, al momento, esistono solo due allevamenti che portano avanti la selezione di questo gatto davvero speciale. Ma cosa ha di tanto particolare? Iniziamo dalle zampe e le orecchie…

Keetso Cat: curiosità su un micio particolare

La vera nota distintiva del Keetso Cat, il cui nome in lingua Navajo significa più o meno “dai grandi piedi”, sono le grosse zampe terminanti in piedi polidattili, cioè dotati di almeno un dito in più rispetto ai mici “normali”. Come se non bastasse hanno anche delle irresistibili orecchie girate all’indietro, ereditate da antenati American Curl.

Poi c’è l’aspetto selvaggio che li rende delle piccole fiere da salotto e, non ultima, la caratteristica colorazione argentea che li rende davvero unici al primo sguardo. Infatti, nonostante le colorazioni ammesse dallo standard del Keetso Cat siano abbastanza varie, tra tutte viene preferita quella tabby point con macchie scure e fondo argento.

Keetso Cat, il gatto del futuro

Al momento la razza è riconosciuta solo dalla TICA ancora in fase sperimentale, ma lo standard è abbastanza delineato. Ci vorrà tuttavia ancora molto tempo affinché questo micio dalle grosse zampe possa entrare nel Gotha delle razze riconosciute da tutte le associazioni feline mondiali.

Ciò è dovuto alla scarsità di cuccioli disponibili e alla cura che gli allevatori mettono nel preservare la salute degli esemplari: quando nascono dei micini corrispondenti allo standard vengono quasi tutti sterilizzati al fine di evitare incroci tra consanguinei che potrebbero portare allo sviluppo di malattie congenite.

Per ogni cucciolata ottenuta con incroci con gatti “normali” nascono pochissimi mici corrispondenti allo standard. È un lavoro molto lungo anche perché questi gattini impiegano circa 2 anni per maturare, arrivando lentamente a pesare anche 6 kg.

Keetso Cat: carattere

A dispetto del loro aspetto un po’ selvatico, suggerito dal corpo slanciato e dalla testa piccola, i Keetso sono animali docilissimi, molto adatti alla Pet Therapy e alla vita in famiglia con bambini, compagni ideali anche per chi possiede altri animali, soprattutto i cani.

Grazie alla loro intelligenza e alla particolare predisposizione all’apprendimento delle regole di famiglia, sono perfetti gatti da guinzaglio facili da abituare a passeggiate urbane e in qualsiasi altro ambiente.

Polidattilia, la vera particolarità del Keetso

La polidattilia del Keetso, che può avere anche due dita in più rispetto a un gatto qualsiasi, è una caratteristica che viene trasmessa attraverso incroci molto complicati ma che non è di solo appannaggio di questa razza. Anche il Pixie Bob, infatti, ha zampe polidattili, così come la rarissima Superscratcher. E siccome Snow White, la gatta preferita di Ernest Hemingway, era polidattila, i mici con questa caratteristica sono noti anche con il nome di “gatti di Hemingway”.

Ma cosa significa esattamente? La parola “polidattilo” deriva dalla lingua greca e significa “con molte dita”: contate le dita del vostro gatto e vedrete che il totale sarà diciotto, cinque su ogni zampa anteriore e quattro su quella posteriore. I gatti polidattili hanno un numero qualsiasi di dita in più e non c’è un modo fisso in cui queste si manifestano.

Alcuni gattini hanno 6 dita su ogni zampa, altri ne hanno 8 su una sola anche se studi recenti dimostrano quanto quelle anteriori siano più facilmente colpite da questo singolare fenomeno. Ovviamente non comporta nessun problema al gatto, che ha solo qualche unghia in più da tagliare.

Standard

Testa: piccola, che suggerisce un aspetto simile a quella dei grandi felini selvatici. Con muso a cuore.
Corpo: snello, agile e muscoloso ma non leggero.
Orecchie: grandi e rovesciate all’indietro.
Occhi: piccoli ed espressivi di colore in accordo col mantello. Sul mantello grigio argento sono preferiti azzurri.
Zampe: robuste, muscolose e lunghe, terminanti in grossi piedi polidattili.
Coda: lunga e terminante a punta affusolata.
Mantello: corto, setoso, senza vistoso sottopelo. Ammesso in moltissime colorazioni ma preferito in versione tabby point o striato con macchie brune o nere su fondo argentato.

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