Il Bengal è molto apprezzato per il suo aspetto più unico che raro e per il carattere selvaggio. Scopriamo insieme il suo carattere!

10 Settembre 2018 di Redazione

Se ci affascinano i grandi felini selvaggi dell’Africa o dell’India, allora questo gattone fa per noi. Il Bengal è molto apprezzato per il suo aspetto più unico che raro e per il carattere selvaggio. Deriva, infatti, dall’incrocio tra un micio domestico e il Felis bengalensis, il leopardo asiatico di piccole dimensioni, e per questo è il gatto che, più di tutti gli altri, ricorda i cugini selvatici. Nonostante l’indole, però, sa bene come farsi amare. Esteticamente ha tutto il fascino e la bellezza dei grandi felini, con cui condivide anche l’intelligenza e l’intuito, elementi che lo rendono un infallibile predatore e un compagno di vita meraviglioso. Ed è anche dotato di un’estrema sensibilità, con un’incredibile capacità di attenzione all’umore delle persone e degli animali che lo circondano. Queste caratteristiche, oltre a fare di lui un ottimo micio da compagnia, gli permettono di adattarsi con estrema facilità a qualsiasi ambiente ma se abbiamo un giardino… diventerà la sua “giungla privata” e sarà del tutto felice!

Caratteristiche

Taglia: grande

Pelo: corto, morbido e folto

Colori: a macchie o striato in diversi colori

Costo nutrizione: medio-alto

In famiglia: sensibile, molto vivace, affettuoso

Ambiente ideale: casa con giardino

Origine


La storia (o leggenda?) di questo micio straordinario è tanto semplice quanto affascinante. Inizia in un ambulatorio. Nel 1973, negli Stati Uniti, il dottor Centerwall, genetista, volle provare a rendere immuni dalla leucemia felina i gatti domestici, incrociandoli con un esemplare di gatto leopardo asiatico. Era un suo pallino da anni e dopo ricerche su ricerche in ambito farmacologico, decise di provare con la genetica. Non riuscì nell’intento ma, in compenso, diede inizio a questa nuova e splendida razza. Gli incroci, a seguito di studi approfonditi, avvennero poi con esemplari di Egyptian Mau, Burmese, Abissino e Ocicat, per rendere questo felino più docile verso l’uomo; i primi esemplari ottenuti avevano, infatti, un carattere selvatico e alquanto timoroso. Il Bengal fu riconosciuto dalla TICA nel 1986.

Carattere


Tanta dolcezza dietro l’aspetto selvaggio. Il carattere socievole del Bengal deriva da un’attenta selezione: questo micio ha mantenuto l’aspetto e il carattere indipendente del piccolo leopardo asiatico ma ha acquisito la dolcezza e la mansuetudine del gatto domestico. La caratteristica di cui non tarderemo a innamorarci è la capacità di cogliere il nostro stato d’animo; gli studi parlano chiaro: avverte malumori, tensioni, tristezza e dolore, adeguandosi con grande sensibilità. Per il resto, è molto sveglio, intraprendente, estremamente vitale e giocherellone. Non è insistente e invadente proprio perché è capace di cogliere e rispettare le sensazioni e le esigenze di chi si prende cura di lui. Ama essere lodato e accarezzato, contraccambiando con dolci effusioni. Il Bengal è anche un grande cacciatore, ama saltare e arrampicarsi ovunque, dalle tende agli alberi e, vista questa propensione per l’attività fisica, ha bisogno di molto spazio. Inoltre, spesso ama l’acqua e non è raro vederlo nuotare, se ne ha l’occasione, proprio come le tigri.

Salute


Non molti i problemi di salute che possono colpire specificamente il Bengal, gatto sostanzialmente solido. Tra questi, il più pericoloso è l’atrofia progressiva della retina, che non può essere curata e conduce alla cecità. Al momento, per questa razza non ci sono test genetici in grado di individuare i soggetti portatori ed eliminarli così dalla riproduzione, quindi è essenziale che l’allevatore selezioni con la massima cura. Ricerche recenti hanno anche collegato questo problema nel Bengal a una scarsa assunzione di taurina: potrebbe essere utile parlare con il veterinario per impostare una dieta che ne sia ricca.

Standard

Corpo: robusto e muscoloso, lungo e solido, con ossatura notevole

Testa: è piccola in proporzione al corpo, leggermente più lunga che larga, gli angoli leggermente smussati.

Orecchie:  sono piccole, larghe alla base e con le punte arrotondate.

Occhi: sembrano incorniciati da un paio di occhialini chiari, sono grandi e ovali; tutti i colori sono accettati.

Collo: lungo, largo e muscoloso.

Coda: lunga e spessa, rigorosamente nera in punta.

Zampe: quelle posteriori, più lunghe delle anteriori, sono decisamente muscolose e danno al Bengalese la sua inconfondibile andatura dondolante e la corsa «ventre a terra».

Piedi: grandi e rotondi.

Mantello: ha un aspetto fine, sottile e aderente al corpo, lucido e brillante. Quando lo si tocca, si ha la sensazione di accarezzare una morbidissima seta.

Colori: brown tabby, seal sepia tabby, seal mink tabby e seal lynx point; tutte queste varietà sono ora riconosciute anche silver. Il disegno può essere solo spotted (a rosette) o marbled (striato).

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