I mici sono davvero gli animali del mistero: scopri in questo articolo 3 curiosità sui gatti che sicuramente non conoscevi!

29 Ottobre 2023 di Redazione

Ci sono curiosità sui gatti che certamente non conoscevate D’altronde, i piccoli felini sono animali davvero misteriosi e comprendere tutto quello che ruota intorno al loro magico mondo a volte risulta difficile per noi umani.

Quante volte li abbiamo visti in atteggiamenti non decifrabili, per esempio quando sembra che stiano annusando una superficie e poi sollevano la testa e aprono appena la bocca? A ogni comportamento, però, c’è una spiegazione da ricercare nella loro splendida natura. Di seguito vi sveliamo qualche curiosità che forse non avete mai sentito prima.

gatto persiano

3 curiosità sui gatti: lo sapevi che…?

… i gatti sono insensibili al dolce?

Rispetto all’udito, alla vista e al fiuto, estremamente sviluppati, il senso del gusto, nei gatti, è meno performante. Ed è per questa ragione che i gatti valutano le qualità del cibo con l’odorato. In pratica si può dire che i gatti assaggiano con il naso. Addirittura si pensava che il gatto avesse il senso del gusto praticamente “assopito” se non addirittura interdetto alla percezione del dolce.

In verità il dolce è il gusto che – a differenza dell’acido, dell’amaro e del salato – viene percepito con maggiore difficoltà tanto che un cibo deve essere veramente dolcissimo perché il micio se ne accorga. Questa particolare conformazione spiega allora la preferenza di alcuni gatti per panettone e colomba: questi dolci, infatti, hanno un discreto retrogusto amarognolo dovuto alla presenza nell’impasto dei lieviti.

… a certi gatti piace leccare la lana?

Succhiare la lana ha uno scopo preciso: tornare cucciolo, ed equivale un po’ all’abitudine di succhiarsi il dito che hanno alcuni bimbi. Succhiando un pezzo di stoffa, il proprio pelo o i capelli del padrone, il micio ripete il gesto che compiva da cucciolo quando ciucciava il latte materno. Non a caso, questo comportamento è accompagnato dal classico movimento ripetitivo delle zampe che chiamiamo “fare la pasta”, con il quale il cucciolo stimola la fuoriuscita del latte dalle mammelle.

A proposito della preferenza per la lana, qualcuno afferma che la lanolina contenuta in quei capi, bagnata e scaldata dalla saliva e dal fiato, produca un odore assai simile a quello del pelo di mamma gatta. Ovviamente questa è solo una teoria e il vero motivo resta un mistero. L’unica certezza è che questa abitudine non fa bene al gatto e quindi è meglio evitare di lasciargli capi di lana a disposizione.

… la temperatura esterna può influenzare il colore del mantello dei gatti?

Questo fenomeno riguarda soprattutto una razza in particolare: il Siamese. Se vi dovesse capitare di vedere dei cuccioli appena nati, potreste infatti notare che sono completamente chiari. Cioè senza le caratteristiche “punte” scure (orecchie, zampe, muso e coda). Man mano che il micio cresce, le sue estremità diventeranno più scure anche a seconda della temperatura dell’ambiente circostante.

Se vivrà in un luogo freddo le sue punte saranno scurissime e estese, mentre se vive in un luogo caldo resteranno più ridotte e meno marcate. Questo è dovuto al fatto che la temperatura della pelle, che varia a seconda di quella dell’ambiente circostante, è in grado di influire sulla pigmentazione del pelo. Questo spiega anche perché la parte centrale del corpo, quella più calda, resta chiara.

Conoscevi queste 3 curiosità sui nostri amici felini? Quale ti ha colpito di più?

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