Il gatto può manifestare alcuni sintomi che rivelano un problema di salute. Occhio a questi perchè potrebbe essere un'infezione.

3 Agosto 2024 di Letizia

Come per ogni malattia emergente, abbiamo più domande che risposte, ma possiamo fare alcune valutazioni provvisorie basate sui principi generali del controllo delle infezioni e su ciò che abbiamo imparato negli ultimi anni sul virus dellinfluenza aviaria (circola negli uccelli selvatici in tutto il mondo e ha contagiato molte specie diverse). 

I gatti possono essere infettati dallinfluenza aviaria?

La risposta è affermativa. Ci sono stati gatti infetti (grandi e piccoli) in vari Paesi negli ultimi due anni. È stato eseguito un buon monitoraggio dei casi di influenza aviaria nei mammiferi in tutto il mondo. Possiamo accedere ai dati sul sito dell’Organizzazione mondiale per la salute animale. 

A prescindere dalla diagnosi dei vari casi, dobbiamo tenere presente il contesto. Ci sono stati milioni di uccelli infetti in tutto il mondo negli ultimi anni. Ci sono molti gatti nelle aree in cui sono stati presenti uccelli infetti e il contatto gatto-uccello non è assolutamente raro. Quindi è probabile che ci sia stata molta esposizione, ma la malattia, almeno nelle manifestazioni più gravi, nei gatti è stata rara; questa è una buona notizia. Le infezioni più gravi da influenza aviaria nei gatti possono avere conseguenze serie, comprese infezioni fatali, in genere con importanti segni neurologici. 

Con solo un piccolo numero di gatti sottoposto a test di verifica è difficile valutare il rischio di trasmissione dai gatti ad altri animali (o persone). Ottenere maggiori informazioni sui gatti nelle fattorie lattiero-casearie infette sarebbe un aiuto. Un’attenta analisi con più gatti infettati in una situazione come questa sarebbe utile. Potremmo effettuare un controllo incrociato, per capire se sono stati tutti esposti a uccelli infetti, tutti esposti a bovini infetti (in particolare al latte contaminato) o se possa esserci stata una trasmissione da gatto a gatto del virus dell’influenza. Possiamo fare molto poco per risolvere questo problema esaminando solamente una singola fattoria in un singolo momento.

Cosa può fare il proprietario di un gatto?

Idealmente sarebbe meglio cercare di tenere il gatto dentro casa, poiché ciò riduce al minimo il rischio di esposizione a uccelli selvatici infetti. Tuttavia, non è un’opzione fattibile, poiché alcuni gatti vivono sia all’interno che all’esterno o semplicemente non tollerano stare dentro casa. Non dimentichiamoci che alcuni gatti vivono all’esterno “per scelta” e vengono a trovarci ogni tanto solo per mangiare qualcosa e non possono essere spostati in casa. In queste situazioni la protezione nelle mura domestiche non è assolutamente fattibile. È meglio essere informati sul comportamento da avere in caso di influenza aviaria e come riconoscere i potenziali sintomi.

Nella maggior parte dei casi anche se un gatto si presenta letargico e raffreddato, il gatto non avrà l’influenza aviaria, ma comunque non è una possibilità che va esclusa a priori. Naturalmente, il rischio di aver contratto il virus sarebbe più alto se il gatto fosse un cacciatore e se ci trovassimo di fronte ad una recente casistica influenzale negli uccelli selvatici locali. 

infezione gatto
Infezione del gatto – Amicidicasa.it

In quel caso, è ragionevole per i proprietari limitare il contatto ravvicinato con il gatto, prendere in considerazione l’idea di indossare una mascherina (quando è necessario un contatto ravvicinato) e parlare con il veterinario. L’insorgenza acuta di una grave malattia respiratoria e/o neurologica in un gatto deve preoccuparci moltissimo.

I gatti infetti dall’influenza aviaria possono manifestare una vasta gamma di sintomi, dalla lieve malattia respiratoria a gravi complicazioni potenzialmente fatali. I sintomi più comuni da monitorare sono i problemi respiratori, come le difficoltà respiratorie, tosse, starnuti e il respiro affannoso. Un grave alert lo abbiamo se il gatto appare stanco, dorme più del solito, ha poca energia e perde appetito e peso. 

L’insorgere di febbre alta con temperatura corporea superiore alla norma e secrezioni nasali e oculari troppo copiose accompagnate da congiuntivite sono possibili in presenza del virus dell’aviaria. Nei casi molto gravi avremo seri problemi neurologici come difficoltà di coordinazione, tremori e convulsioni. Teniamoci sempre in contatto col medico veterinario che, ovviamente, saprà aiutarci.

Ci sono legami tra linfluenza aviaria e le diete a base di carne cruda?

La risposta a questa domanda è “forse”. Ci sono diverse ragioni per cui le diete a base di carne cruda creino rischi di malattie (la Salmonella è una delle più importanti), ma ci sono anche alcune preoccupazioni specifiche sul virus H5N1. L’anno scorso, per esempio, ci sono state segnalazioni di focolai di infezione da H5N1 in gatti riconducibili a diete crude in Polonia e Corea del Sud.

In un periodo così pieno di focolai, qualora preferissimo preparare da soli gli alimenti per i nostri mici, cuociamo attentamente la carne. Evitiamo il contatto con prodotti avicoli crudi e, anche per salvaguardare noi stessi, laviamoci sempre le mani prima di toccarci il viso.

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