Sono ben 850 i cani da caccia uccisi per errore nella stagione venatoria 2015-2016, stando a quanto riferito dall’AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente, il 30 marzo 2016, con 300 richieste di risarcimento alle assicurazioni.
Rispetto a questo preoccupante dato, va specificato che si parla solo degli animali dotati di microchip e degli incidenti regolarmente denunciati, a cui è facile immaginare possano aggiungersi molti altri casi non pervenuti alle autorità, quindi la situazione è ancora più allarmante. Alcuni anni fa i dati erano sensibilmente peggiori, ma all’epoca si era trattato di una frode ai danni delle assicurazioni. I numeri di quest’anno sono decisamente allarmanti.
Lorenzo Croce, presidente di AIDAA, specifica che nel 76 percento di questi casi i cani appartenevano a cacciatori ultrasettantenni, che sono anche i principali responsabili degli incidenti ai danni di persone.