In America l’Environmental Canine Services impiega cani da salvataggio addestrati per fornire una rilevazione rapida sullo stato delle acque superficiali
In America è stato compiuto il primo esperimento che utilizza l’olfatto dei cani da salvataggio per monitrare l’inquinamento e rilevare lo stato delle acque superficiali delle acque di torrenti, fiumi e laghi.
L’idea, ancora in fase sperimentale, è venuta a Scott e Karen Reynolds, una coppia americana con la passione per gli animali domestici e per l’ambiente. Nel 2009 hanno fondato una società, l’Environmental Canine Services, attraverso cui hanno studiato e perfezionato questo innovativo sistema secondo cui i cani da soccorso vengono impiegati per localizzare “scarichi illeciti nei sistemi di drenaggio e nelle reti idriche”. Dalla sua fondazione sono stati portarti avanti più di 70 progetti di rilevazione dei liquami in 14 diversi Stati.
Il primo esperimento è stato compiuto dal Pastore Tedesco Sable e dal Collie Logan, che si sono destreggiati nella città di Exeter, dove scorre il Norris Brook, un piccolo affluente in fase di manutenzione. I cani hanno esaminato cinque campioni d’acqua che sono stati poi consegnate alle autorità. Attraverso il loro contributo sono stati identificati scarichi umani nelle acque del fiume. I proprietari hanno così commentato le abilità dei loro amici a quattro zampe: “Quando Sable trova un campione d’acqua contaminata abbaia, Logan invece si siede”.
“Scott Reynolds ha una laurea in studi ambientali alla Michigan State e ha una certa esperienza di lavoro con i cani da salvataggio – ha spiegato in un’intervista la moglie Karen – Abbiamo studiato a lungo la curiosità che i cani hanno nello scoprire i profumi dell’acqua. Sable, il nostro primo cane, adesso è conosciuta in tutto il paese”.
Secondo gli ideatori di questo approccio, il metodo di impiegare cani da addestramento per fiutare l’inquinamento idrico è rapido, conveniente ed è stato già richiesto da molte piccole comunità.