Siamo a Clusane d'Iseo, nella centrale via Risorgimento e una signora ha deciso di denunciare il vicino di casa perchè il suo cane russa di notte e disturba il suo nonno

12 Giugno 2018 di Redazione

La vicina di casa denuncia il proprietario del Bulldog inglese perché il cane russa troppo

Siamo a Clusane d’Iseo, nella centrale via Risorgimento e una signora ha deciso di denunciare il vicino di casa perchè il suo cane russa di notte e disturba il suo nonno. Ciò che potrebbe sembrare una barzelletta è quanto accaduto davvero a Maurizio Fontana, ristoratore e alla sua fidanzata Elisa, che vivono con un simpatico bulldog di nome Churchill e un gatto di nome Baglioni.
La vicina, che vive ben due piani sotto Maurizio non riesce a sopportare i suoni gutturali dell’animale che svegliano il suo sonno; così ha deciso di recarsi dai carabinieri per denunciare il disturbo provocato dal russare del povero Churchill. 

Fino all’arrivo della signora in questione, la vita in condominio è sempre trascorsa serena: nessun vicino si è mai lamentato del cane, anche perché la maggior parte dei condomini possiede un amico a quattrozampe e difatti Churchill non è l’unico animale ad essere stato preso di mira dalla vicina. 

Maurizio spiega che da un anno, cioè da quando la signora si è trasferita in um appartamento al primo piano,  “le liti sono continue tanto che abbiamo dovuto, per la prima volta, avvalerci di un professionista. Il problema principale con questa signora sono i nostri amici a quattro zampe. Churchill non è l’unico ad esserci andato di mezzo. Abbiamo sempre sopportato per quieto vivere. Ora però non posso più tacere. Ieri mattina mi sono recato dai carabinieri perché tramite l’amministratrice la signora ha depositato un esposto perché si sente disturbata. E pensare che Churchill dorme in camera con noi in mansarda, al terzo piano. Nessun altro si è mai lamentato. I carabinieri sono stati gentilissimi. Ciò che mi chiedo è se era davvero necessario scomodarli e distrarli dalle vere incombenze e necessità della popolazione, quasi come se Churchill russando commettesse un reato e noi fossimo i suoi complici“.

 

Lascia un commento