Bollato molto frettolosamente come “cane killer” negli anni Ottanta, da allora il Rottweiler ha perso per strada numerosi soggetti ma, per sua fortuna, ha mantenuto intatto lo “zoccolo duro”

26 Luglio 2018 di Redazione

Rottweiler il cane dai mille volti

Bollato molto frettolosamente come “cane killer” negli anni Ottanta, da allora il Rottweiler ha perso per strada numerosi soggetti ma, per sua fortuna, ha mantenuto intatto lo “zoccolo duro” di allevatori e appassionati della razza che ne hanno sempre apprezzato eclettismo e versatilità. Oltre ai tanti soggetti apprezzati come cani di famiglia o da guardia, molti sono quelli impiegati in Polizia, nella ricerca di persone scomparse in montagna o sotto le macerie, mentre altri sono impegnati in progetti di Pet Therapy. Eccellente anche la qualità dei Rott italiani sul versante agonistico: al brillante risultato al Campionato del Mondo IFR (International Federation of Rottweilerfriends) di lavoro del 2011, in cui l’Italia si è piazzata al primo posto nella classifica individuale e a squadre, fa eco il successo ottenuto nel 2012, con la vittoria individuale di Balu vom Turnleberg e il terzo posto a squadre!

Il carattere

 Per fare un ritratto caratteriale del Rottweiler basta rifarsi a quanto recita lo standard: «d’umore amabile e calmo, ama i bambini; è molto affezionato, obbediente, docile e lavora con piacere. È sicuro di sé, gode di un equilibrio nervoso perfetto ed è difficile impressionarlo. Reagisce molto attentamente a ciò che lo circonda». L’equilibrio psichico è la sua arma vincente, che lo fa passare dal giocare con i bambini di casa al reagire con decisione quando sente minacciata la famiglia, dall’affrontare risoluto la manica del figurante a essere delicato con un anziano o un disabile. Caratterialmente un Rott dovrebbe possedere una forte tempra per resistere a stimoli negativi, un buon istinto del territorio per proteggere al meglio la proprietà e una buona docilità per accettare l’uomo come leader e considerare la sua famiglia il branco da proteggere. Come per quasi tutte le razze, la femmina ha indole più dolce del maschio ed è, in genere, più gestibile; per questo è consigliata a chi si avvicina alla razza. 

Di che cosa ha bisogno 

Calma e dedizione: sono questi i requisiti essenziali per affrontare una vita con un Rott come compagno. Un cane di questa razza non è adatto a chi non ha né tempo névoglia di educarlo e di socializzarlo, a chi non possiede il carisma del leader e tanto meno a chi lo vuole esibire come pericolo pubblico. Non è quello che si dice un cane per tutti soprattutto perché un maschio adulto arriva senza problemi al mezzo quintale e la sua educazione va cominciata appena possibile, cercando di smorzare sul nascere i tentativi di mettere in discussione il proprio ruolo gerarchico che farà, soprattutto, quando è un cucciolone. È un cane deciso e forte di carattere e sicuramente quanti cercano il cane da sguinzagliare in un’area cani senza problemi dovrebbero pensarci un po’ su: ogni contatto con un suo simile va valutato attentamente, la sua forza e la sua stazza non sono da sottovalutare.

Un test importante

Dal 1995 lo ZTP (acronimo di Zucht Tauglichkeits Prüfung) è lo strumento che permette di selezionare al meglio la razza, premiando cani che siano tipici e posseggano un carattere equilibrato che ne consente il controllo in ogni circostanza. La prova, a cui sono ammessi solo cani riconosciuti esenti (HD I) o sospetti portatori di displasia (HD II), si compone di una valutazione morfologica e di una caratteriale. Vengono presi in esame, infatti, tanto la morfologia (aspetto, colore degli occhi, corporatura, arti, andatura, dentatura, pelo) quanto l’equilibrio caratteriale. Durante il test un Rottweiler deve dimostrare indifferenza allo sparo e agli estranei inoffensivi, deve saper camminare in mezzo a un gruppo di persone senza timore né aggressività e saper affrontare il figurante in un attacco improvviso e in uno lanciato. Lo ZTP è titolo per il conseguimento del Campionato Nazionale e Sociale dal 1997.

Lascia un commento