Così come esistono dei test per valutare quella umana, recenti studi hanno dimostrato che è possibile misurare anche l’intelligenza dei cani.

26 Febbraio 2016 di Redazione

Così come esistono dei test per valutare quella umana, sembra che sia possibile misurare anche l’intelligenza dei cani. Questo è quanto emerge da recenti studi condotti dalla dottoressa Rosalind Arden, ricercatrice presso la London School of Economics, in collaborazione con l’Università di Edimburgo. Secondo le prove che sono state eseguite, se un cane si dimostra più abile di altri a eseguire un determinato compito, lo sarà anche quando viene sottoposto a test differenti, il che evidenzia un diverso grado di intelligenza a seconda dell’esemplare, anche all’interno di una stessa razza.

L’esperimento è stato condotto su un campione di 68 border collie, a cui sono state presentate diverse prove di difficoltà, per esempio raggiungere del cibo visibile posto oltre a una barriera o scegliere tra due ciotole contenenti porzioni diverse.

Oltre alle implicazioni strettamente legate alla cinofilia, la dottoressa Arden vede in questa scoperta anche uno sviluppo interessante per lo studio della longevità umana. Gli scienziati hanno infatti da tempo stabilito che le persone con un quoziente intellettivo superiore tendono a vivere mediamente di più, ma non sono stati in grado di dire se questa sia una conseguenza di scelte di vita più ponderate o se esista una correlazione biologica tra i due elementi. Verificando se il rapporto tra intelligenza e longevità esiste anche nei cani, si potrà arrivare ad avere una risposta più chiara.

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