Per evitare che i cani terremotati soffrano ulteriormente o che si trasformino in randagi, rndendo più grande il problema, intervengono i volontari LIDA

6 Settembre 2016 di Redazione

A Pescara del Tronto e nelle altre zone colpite dal terremoto del 25 Agosto anche i cani terremotati rappresentano un problema che deve essere risolto. A dare una mano per risolverlo ci sono i volontari dell’associazione L.I.D.A. (Lega Italiana dei Diritti dell’ Animale) che utilizzando dei cani addestrati a fiutare gli altri cani che, in seguito al terremoto, sono dispersi nel territorio. Assieme a un conduttore, questi cani spalla riescono a individuare quegli animali spaventati o feriti che hanno trovato rifugio tra le macerie dei paesi colpiti dal terremoto. Molti di questi cani terremotati sono ancora in uno stato fobico, quindi si nascondono anche alla vista degli esseri umani, rendendo difficile il loro ritrovamento senza l’aiuto dei volontari LIDA e dei loro amici a quattro zampe.

Per quanto la preoccupazione dei cani possa apparire quasi banale rispetto al dramma delle famiglie terremotate, la presenza di cani dispersi in questi territori potrebbe diventare un problema serio nel caso che questi animali, soprattutto se fobici, vadano a ingrossare il numero di cani randagi, che una volta organizzati in branchi possono anche rappresentare un pericolo per la popolazione. Un riconoscimento va quindi tributato alle unità dei volontari LIDA e a chi si occupa del ritrovamento e recupero dei cani terremotati.

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