Il primo passo per aiutare il cane in sovrappeso a tornare al suo peso forma ideale è fornirgli una dieta dimagrante in linea con le sue esigenze specifiche

9 Novembre 2017 di Redazione

Il primo passo per aiutare il cane in sovrappeso a tornare al suo peso forma ideale è fornirgli una dieta dimagrante in linea con le sue esigenze specifiche

Nonostante si senta sempre più spesso affermare che “grasso è bello”, in realtà anche per i cani il sovrappeso non è soltanto un problema estetico ma una vera e propria malattia dalla quale possono scaturire non trascurabili problemi di salute. Per rendersi conto se il proprio beniamino con la coda ha chili in eccesso non basta valutare il suo peso corporeo: l’incremento ponderale, infatti, a volte può essere determinato da un aumento di volume delle masse muscolari o da ritenzione idrica. Quali sono, allora, gli indizi che potrebbero mostrarci se il nostro amico di casa sta diventando una presenza un po’ troppo ingombrante? È sufficiente osservare se ondeggia quando cammina, se ritorna senza fiato dopo una corsa o solo dopo avere effettuato la passeggiata all’aperto, se alla base della sua colonna vertebrale, là dove si trova l’attaccatura della coda, il tatto rivela la presenza di uno strato adiposo più o meno abbondante.

Conseguenze pericolose del sovrappeso nei cani: i rischi sono vere e proprie malattie che possiamo e dobbiamo evitare

Purebred adult bulldog photographed outdoors on a sunny summer day.

Perchè il nostro cane ingrassa? Non solo fattori genetici…
Dipende anche dal proprietario: i fattori che possono condurre a un eccesso di peso nel cane sono molteplici, legati sia a cause intrinseche sia a ragioni esterne collegate all’ambiente e alla società in cui vive. Tra i primi, vanno ricordati soprattutto la razza d’appartenenza, il sesso e l’eventuale sterilizzazione chirurgica. Cocker Spaniel, Labrador, Bassotto e Beagle sono alcune fra le razze più predisposte geneticamente a ingrassare, mentre riguardo al sesso va detto che le femmine sono percentualmente più a rischio dei maschi. Tra i fattori ambientali e sociali, invece, occorre considerare lo stile di vita, in particolare l’eccessiva sedentarietà, l’eccessivo utilizzo di cibo a seguito di disturbi del comportamento e, infine, abitudini alimentari dei familiari: è curioso, infatti, constatare come molti cani in sovrappeso abbiano proprietari affetti dal medesimo problema…

Sovrappeso e obesità, oltre che essere condizioni altamente disabilitanti, costituiscono fattori di rischio per una serie di problemi o vere e proprie malattie. Se il  pericolo di andare incontro a cardiopatie, affezioni articolari, disturbi a carico dell’apparato respiratorio, patologie cutanee e disendocrinie che possono a loro volta portare a diabete mellito e ipotiroidismo, è ormai risaputo, non tutti sanno che un peso fuori dai limiti può determinare un abbassamento delle difese immunitarie, predisponendo così l’animale nei confronti delle malattie in generale e riducendo la sua aspettativa di vita, oltre che favorire la produzione di citochine (sostanze organiche che favoriscono le infiammazioni), incrementare lo stress ossidativo (con liberazione di radicali liberi) e aumentare il rischio anestesiologico in caso di interventi chirurgici.

Dimagrire per un cane non è poi così difficile: come combattere il sovrappeso

Una dieta dimagrante destinata al nostro amico a quattro zampe deve tenere conto di alcuni importanti cambiamenti sostanziali rispetto a una normale razione somministrata per il mantenimento. Al fine di garantire un profilo di aminoacidi completo e stimolare al tempo stesso il consumo energetico senza che si consumino le masse muscolari, le proteine devono avere una percentuale totale non inferiore al 25 per cento e provenire da fonti nobili di elevata qualità. Anche i grassi vanno ridotti e il loro valore dovrebbe attestarsi intorno al 9 per cento sulla sostanza secca, poiché una restrizione delle calorie a basso contenuto lipidico si rivela più efficace rispetto a un regime calorico equivalente ma con un quantitativo superiore di grassi. I carboidrati scelti devono avere alto potere saziante e basso indice glicemico. Le fibre, grezze e in grado di fermentare, devono essere impiegate in abbondanza allo scopo di garantire il senso di riempimento gastrico, stimolare adeguatamente la peristalsi, ovvero favorire il movimento del cibo nell’intestino, incentivare la diluizione calorica e preservare il benessere del tratto enterico. Il veterinario saprà fornirci i consigli giusti caso per caso.  

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