E' di poche ore fa la notizia che Gabriele Pittalis, giovane di Alghero, rimasto senza vista da bambino a seguito di una grave malattia, è stato cacciato da una scuola di Alghero in cui si era recato per chiedere informazioni su un corso di informatica per disabili che sarebbe partito a breve.

19 Aprile 2018 di Redazione

Cieco e cane guida: “I suoi occhi sono i miei, in tutto quello che faccio posso fidarmi solo di lei”

E’ di poche ore fa la notizia che Gabriele Pittalis, giovane di Alghero, rimasto senza vista da bambino a seguito di una grave malattia, è stato cacciato da una scuola di Alghero in cui si era recato per chiedere informazioni su un corso di informatica per disabili che sarebbe partito a breve.

Il problema di Gabriele? Essere accompagnato da Pasta, il suo inseparabile Labrador, che per Gabriele rappresenta una salvezza: “I suoi occhi sono i miei, in tutto quello che faccio posso fidarmi solo di lei “.

Gabriele e Pasta cacciati da scuola: la dinamica

Un sabato mattina qualunque ad Alghero, ma non per Gabriele, trentaquattrenne cieco sin da bambino;
Gabriele si reca alla Scuola locale, dove è in programma un corso di informatica per disabili; a un certo punto all’ingresso Gabriele decide di fermarsi a parlare e chiedere informazioni al centralinista della scuola, Franco Santoro, anche lui cieco: “Gabriele parlava con me, mi stava chiedendo qualche informazione. All’improvviso siamo stati interrotti dalle urla. Il vicepreside ci ha imposto di portare il cane immediatamente fuori”.

Scioccanti le parole del Vicepreside: ” i peli del cane possono provocare allergie agli studenti”.
Ricordiamo che i cani guida per ciechi sono sottoposti a continui controlli e sono dotati di tesserino sanitario: “Chi fa del male al mio labrador è come se lo facesse a me, anzi è persino più grave”. Conclude Gabriele.

Gabriele e Pasta, la vicenda arriva al Ministero

La situazione appare surreale. Ad Alghero esiste un regolamento che vieta l’ingresso di cani e gatti negli istituti scolastici. Il Vicepreside avrebbe dovuto, però, conoscere la Legge Italiana che consente l’ingresso ai cani guida ovunque, in deroga a qualsiasi regolamento comunale. Eppure, il vicepreside della scuola, non solo non ha voluto sentire ragioni, dimostrando una poco conoscenza della legislazione italiana, ma circostanza ben più pregnante è l’umiliazione inflitta a Gabriele ” è stata l’umiliazione più grande che abbia mai subito, per di più nella mia città. Peggio ancora, in una scuola, dove la sensibilità e il rispetto verso le persone disabili e quelle meno fortunate dovrebbe essere una lezione da seguire a memoria. Gli insegnanti, e ancor di più il vicepreside, dovrebbero lanciare messaggi educativi ai ragazzi. Invece è stata scritta una brutta pagina di intolleranza” .
Il centralinista della scuola, Franco Santoro, spettatore suo malgrado dell’intera vicenda, non solo è cieco e comprende le necessità di Gabriele e di tutti  i ragazzi senza vista, ma è anche presidente della sezione di Sassari dell’Unione italiana ciechi, ha già scritto al Provveditorato agli studi, al ministro dell’Istruzione e alla Regione. “Non si possono accettare atti di sopraffazione nei confronti di una persona che non ha la fortuna di avere la vista».

Impedirmi di stare in un luogo pubblico col cane è come rubare la stampella a una persona senza una gamba. Chi avrebbe il coraggio di farlo?“.
Ricordiamo che nonostante l’insensibilità di alcune persone, i Cani Guida sono l’unica salvezza per persone che hanno avuto la sfortuna di nascere senza vista.

E’ opportuno ricordare cosa stabilisce la nostra Legge.

Discriminare un non vedente per il fatto che sia accompagnato da un cane-guida è punibile dalla legge.
Non solo essa stabilisce che gestori dei mezzi di trasporti e titolari di esercizi che “impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso ai privi di vista accompagnati dal proprio cane guida” siano sono soggetti a multe dai 500 ai 2.500 euro, ma sancisce anche che un cane-guida:

  • può entrare in qualunque esercizio aperto al pubblico (L. n. 34/1974)
  • è escluso dai divieti relativi al non permettere l’accesso degli animali in spiaggia, parimenti ai cani destinati “al salvamento”: in poche parole, lui può accedere anche in spiaggia (L. n. 34/1974)
  • è in genere esonerato dall’obbligo di portare la museruola a meno che non sia richiesto in una data situazione (L. n. 34/1974 – Ordinanza Min. tutela pubblica da aggressioni di cani)
  • è esonerato dall’obbligo di avere al seguito paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni (come rintracciabile anche in molti regolamenti comunali)
  • è esonerato dal pagamento del biglietto per i mezzi pubblici (L. n. 34/1974)
  • può accompagnare il non vedente anche su traghetti e aerei, in Italia e all’estero (L. n. 34/1974 – Reg. CE n. 1107/2006)
  • può viaggiare alloggiato sul sedile posteriore insieme al non vedente, in quanto “animale domestico di indole particolarmente tranquilla e come tale adeguata alle incombenze cui esso è appositamente addestrato“, senza che ciò costituisca in alcun modo violazione dell’art. 169 c. 6 del Codice (Lettera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 653/2004).
  • rappresenta gli “occhi” per il non vedente e quindi non deve essere allontanato dal diversamente abile visivo che accompagna. In qualità di cane da lavoro non deve essere disturbato/aggredito. Si prevede una multa da 500 a 2.500 € per chi continua a cacciare i cani guida.
  • non solo è addestrato a “fare il cane-guida” (cioé caratterizzato da un’indole tranquilla, appositamente selezionata per essere ulteriormente di supporto al successivo addestramento), ma anche a non sporcare ed è inoltre senza ombra di dubbio vaccinato (o non sarebbe abilitato a fare il cane-guida).

 

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