Toelettatura del gatto: 5 cose da sapere!
Una qualità che i gatti possiedono è la capacità di avere un bell’aspetto praticamente in qualsiasi momento del giorno e della notte. Questo dipende sia dalle cure che il gatto stesso si procura sia da quanto stiamo attenti noi a curarlo. Vediamo quali sono i 5 passaggi indispensabili per la cura del nostro gatto.
La toelettatura
La straordinaria flessibilità di questo animale gli consente di toelettarsi in posti dove noi non ci sogneremmo neppure di poter arrivare. Per mantenere i nostri gatti in condizioni sempre ottimali ci sono alcune utili strategie con cui possiamo aiutarli. Sarebbe meglio abituare il gattino a essere toelettato fin da quando è piccolo.
Aumentiamo gradualmente il tempo che trascorriamo a toelettarlo finché ci permetterà di farlo senza problemi o magari sarà lui stesso a chiedercelo.
Lavare i denti al gatto? Certo che si!
Il modo migliore per evitare seri problemi dentali al gatto è fare un po’ di profilassi dentale ogni giorno. Per questa pratica il nostro micio deve essere rilassato e tranquillo. Iniziamo strofinando delicatamente con l’indice o il medio la bocca del gatto.
Inseriamo con delicatezza il dito nella bocca facendolo scivolare dentro fino al punto in cui il labbro inferiore e quello superiore si uniscono. Poi muoviamo il dito leggermente avanti e indietro e su e giù lungo il margine della gengiva per far abituare il gattino ai movimenti associati al lavare i denti.
Ai gatti serve il collirio
I nostri micioni, per curare una brutta congiuntivite possono aver bisogno del collirio. La pratica non è facile e molto spesso non piace ai nostri piccoli amici di casa. Sono farmaci estremamente efficaci ed è essenziale che il nostro gattone riceva la giusta quantità al momento opportuno. Puliamo prima ogni secrezione intorno all’occhio con un batuffolo di cotone inumidito e teniamo la testa del gatto. Poi incliniamola un po’ all’indietro e apriamo l’occhio, se necessario, sollevando la palpebra. Applichiamo il numero di gocce stabilito e aspettiamo che il gatto batta la palpebra prima di liberarlo.
La pulizia dell’orecchio
La pulizia dell’orecchio del gatto si concentra sostanzialmente sulla parte esterna, per evitare spiacevoli conseguenze come la perforazione del timpano o infezioni ai centri dell’equilibrio, non facciamoci tentare dall’idea di utilizzare cotton fioc, o armeggiare nei punti che non potete vedere. Potremmo a un certo punto dovergli applicare gocce o una pomata nelle orecchie.
Questo è il modo più semplice: ripuliamo qualunque secrezione dalla superficie esterna dell’orecchio malato con un batuffolo di cotone umido, poi solleviamo leggermente la punta dell’orecchio del gatto e lasciamo cadere il numero richiesto di gocce nell’orecchio. Massaggiamo l’orecchio per consentire alle gocce di entrare nel canale uditivo. Non dimentichiamoci di ripulire l’orecchio dalle gocce in eccesso.
Accorciamo le unghie
Accorciare le unghie al gatto ci aiuterà a proteggere il mobilio e a prevenire graffi accidentali alle persone, ma dovrebbe essere fatto solo a quei gatti tenuti esclusivamente in casa. Abituare i gatti sin da piccoli risulterà più facile. Il taglio deve essere effettuato con delicatezza per non procurate ferite.
Come procedere: scegliamo un momento in cui il gatto è tranquillo e mettiamocelo sulle gambe in modo che sia comodo. Poi premiamo dolcemente il polpastrello no a far uscire totalmente l’unghia e vedremo che nell’unghia c’è un tessuto rosa che va dalla base verso la punta dell’unghia. Si tratta della carne viva che contiene i vasi sanguigni e le terminazioni nervose che, quindi, naturalmente, bisogna evitare di tagliare. Al gatto potrebbe non piacere questa pratica, ma solo per il fatto che non ama essere bloccato.