Il M5S promuove una Proposta di Legge che autorizza i cacciatori a sparare tutto l’anno rinnegando le promesse fatte su animali e ambiente.

12 Marzo 2019 di Redazione

65mila persone protestano contro il clamoroso voltafaccia del M5S

Tantissime persone – più di 65mila da questa mattina –  stanno protestando online contro il clamoroso voltafaccia del M5S. Il Movimento, che da sempre aveva fatto dell’ambiente e del rispetto degli animali temi portanti della propria proposta politica, sconfessa le sue origini e promuove una Proposta di Legge che autorizza i cacciatori a sparare tutto l’anno.

Si tratta della PdL n. 982, un testo “omnibus” che vede come primo firmatario l’onorevole Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, ma che è sostenuta da quasi tutti i componenti M5S della Commissione.

Enpa protesta e chiede al M5S di essere fedele alle proprie origini e promesse in materia di animali

«La Proposta di Legge – spiega Enpa – è un inaccettabile escamotage, con cui si vorrebbero dare alle doppiette nuove e più generose possibilità di sparo». Il prezzo di questo voltafaccia sarebbe pagato non solo dai cinghiali, ma dai caprioli, dai daini e dalle volpi, con mamme e cuccioli sterminati fin dentro le loro tane. Il provvedimento firmato da Gallinella e dagli altri deputati M5S regala infatti ai privati, cioè ai cacciatori, la possibilità di essere impiegati legittimamente nelle operazioni di “controllo faunistico”, oggi riservate solo al personale pubblico di vigilanza.

L’approvazione del testo sarebbe anche uno schiaffo alla Corte Costituzionale. «Sono anni che le Regioni, alla continua ricerca del “voto venatorio”, cercano di inserire nei loro atti normativi la figura del “cacciatore/selecontrollore”, mai prevista dalla legge 157 del 1992. E sono anni – prosegue Enpa – che la nostra Suprema Corte annulla per illegittimità costituzionale tali provvedimenti. Su questo contiamo ben 5 sentenze. Da ricordare poi che la stessa Corte abbia contestato alle Regioni la mancata applicazione dei metodi ecologici di prevenzione, prioritari rispetto a qualsiasi abbattimento, come stabilito con estrema chiarezza dalla normativa nazionale».

Al M5S, Enpa chiede di restare fedele alle proprie origini e alle proprie promesse in materia di animali e ambiente, e di cancellare dalla PdL n. 982 gli articoli contestati.

Lascia un commento