Nelle grandi città italiani, il numero di topi è maggiore del numero di abitanti. Questi animali trasmettono malattie come la leptospirosi nei cani

14 Giugno 2019 di Redazione

Pericolo leptospirosi nei cani: trasmessa da topi e ratti

Nelle grandi città italiani, il numero di topi e ratti è maggiore del numero di abitanti. Questi animali trasmettono diverse malattie, a partire dalla temutissima leptospirosi nei cani, un’infezione batterica. Oggi, per fortuna, il contagio si può prevenire grazie alla disponibilità di diversi vaccini, efficaci e accessibili.

Come avviene il contagio?

I topi sono il veicolo ideale per la diffusione degli agenti patogeni: leptospire. Le leptospire si annidano all’interno dell’apparato escretore di topi e ratti, pronte a essere diffuse e a colpire animali come i cani. Il contagio avviene proprio attraverso l’acqua contaminata. Va sfatata, invece, la leggenda secondo la quale i cani potrebbero trasmettere a loro volta la malattia agli esseri umani.

Come prevenire e contrastarla?

La malattia si può contrastare efficacemente solo se diagnostica molto tempestivamente, cosa non frequente; gli agenti patogeni della leptospirosi sono sensibili all’utilizzo di diversi antibiotici. Ma è meglio affidarsi alla copertura vaccinale di nuova generazione molto efficace, da fare una volta all’anno per tutta la durata di vita del cane.

La leptospirosi è potenzialmente in aumento e, per questa ragione, non va sottovalutata: vacciniamo i nostri cani già dopo il compimento del terzo mese di vita, ricordandoci che sia nei cuccioli che negli adulti con la prima vaccinazione è tassativa l’esecuzione di due richiami a distanza di tre o quattro settimane l’uno dall’altro.

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