Possiamo integrare la dieta del nostro cane con alimenti casalinghi, ma è bene tenere sempre a mente qualche utile accorgimento.

23 Luglio 2021 di Redazione

Oltre a nutrire il nostro cucciolo correttamente con alimenti che il veterinario ha consigliato e approvato, possiamo dare al nostro cane anche qualche cosa di diverso dal solito oppure anche decidere di integrare la sua dieta con scelte alimentari casalinghe. Però, di contro, bisogna tenere conto di alcuni punti. Vediamo quali!

Siamo sempre alla ricerca del cibo migliore per il nostro amico. In realtà, non esiste l’alimento migliore in assoluto ma è possibile selezionare quello che maggiormente soddisfa le esigenze nutrizionali del nostro cane e anche nostre! La scelta dell’alimento più adatto deve passare attraverso un’attenta valutazione del cane che consideri innanzitutto la sua condizione nutrizionale (magro o sovrappeso), l’età, lo stato riproduttivo, l’attività, la razza, il temperamento, eventuali problemi digestivi e poi anche i suoi gusti.

Per stabilire la quantità di cibo che dobbiamo dargli ogni giorno, possiamo certo seguire le indicazioni riportate sulle confezioni ma dobbiamo anche ricordare che queste dosi fanno riferimento al peso ideale del cane e non a quello reale, soprattutto se si tratta di soggetti magri o sovrappeso. Inoltre, se il prodotto è per soggetti adulti e il nostro cane è sterilizzato, dobbiamo diminuire la razione giornaliera di circa un 20 per cento rispetto a quanto indicato. Non dimentichiamo che i croccantini hanno un contenuto calorico più elevato (circa tre volte tanto) del cibo umido o fatto in casa. Possiamo chiedere consiglio al veterinario per adeguare le dosi alle reali esigenze del cane.

Non esagerare con gli extra

E gli avanzi? Gli avanzi della nostra tavola sono quasi sempre sconsigliati. Tutto quello che diamo di extra può squilibrare l’alimentazione del nostro amico in quanto le crocchette sono già bilanciate con tutti i nutrienti di cui i cani hanno bisogno: carboidrati, proteine, grassi, fibre, minerali e vitamine. Esagerare con i premi, che in misura limitata possono essere dati, può non solo provocare obesità o inappetenza dei cani verso il loro cibo, ma anche far sì che il cane sviluppi un comportamento assillante e sia pronto a elemosinare sotto la tavola ogni volta che può.

Sì ai latticini, ma attenzione a…

Molto amati dai cani, i latticini possono essere presenti in una dieta casalinga correttamente bilanciata. Stesso discorso per quanto riguarda yogurt e formaggi. Questi ultimi, in particolare, possono essere usati quando ci sono condizioni patologiche che richiedono l’assunzione di diverse fonti proteiche, per esempio se il cane soffre di patologie al fegato.

Tendenzialmente si prediligono quelli freschi a pasta molle, come ricotta, fiocchi di latte, mozzarella e crescenza. Bisogna fare particolare attenzione, però, al lattosio, che come accade nell’uomo può generare intolleranza. Nelle prime settimane i cuccioli si nutrono con il latte della mamma, ma dopo i due mesi di età gli enzimi deputati alla digestione del lattosio si riducono drasticamente: questo potrebbe causare diarrea. Tuttavia, con differenze che variano da cane a cane, è stato valutato che fino a 20 ml ogni chilogrammo di peso corporeo il latte non dovrebbe generare alcun problema gastroenterico.

Ossa e cruditè

Le ossa, soprattutto se cotte, possono essere molto pericolose. Un cane abituato a mangiare croccantini, infatti, nel momento in cui si trova di fronte a una bistecca con l’osso è probabile che la ingurgiti velocemente senza frantumarla e masticarla bene. Se l’osso viene ingerito intero, può causare perforazioni oppure bloccarsi nell’intestino, nello stomaco o peggio ancora a livello esofageo. E nel caso in cui il cane non riesca a eliminarlo naturalmente, l’unica soluzione è intervenire chirurgicamente. Lo stesso discorso vale per le “ossicine” del pollo, in questo senso ancora più pericolose perché molto appuntite.

Per quanto riguarda la carne cruda, sia bistecche sia frattaglie dovrebbero essere evitate, anche se le fettine di prosciutto o di salame possono cadere facilmente nella ciotola del nostro cane o, peggio ancora, essere rubate dalla nostra tavola. Dobbiamo fare attenzione, in particolare, alla carne di maiale cruda che contiene microrganismi (virus, parassiti e batteri) particolarmente rischiosi per il cane. Lo stesso vale per la carne avicola (pollo, tacchino e volatili), frequentemente contaminata da batteri patogeni come la salmonella.

Attenzione anche all’impasto del pane crudo perché la fermentazione del lievito può produrre etanolo determinando una sintomatologia simile all’intossicazione da alcol.

Dolci e formaggi stagionati

I formaggi stagionati, di cui spesso si danno croste e avanzi dalla tavola, non sono l’ideale perché eccessivamente grassi e salati e rischiano, quindi, di sbilanciare troppo la dieta del cane. Unica eccezione una piccola dose di grana o parmigiano per insaporire la razione.

Anche la maggior parte dei dolci è assolutamente vietata, per vari motivi. In primis il cioccolato, soprattutto quello fondente e amaro: è ricco di metilxantine, sostanze che provocano sintomi eccitatori che possono diventare convulsivi. Per esempio, se un cane di 5 kg assume 50 grammi di cioccolato fondente può avere sintomi neurologici anche fatali. Per quello amaro in polvere ne bastano anche solo 15 grammi, un cucchiaio da minestra. Un’altra sostanza tossica presente nei dolci è lo xilitolo, contenuto per esempio nelle caramelle, nelle cicche e nelle torte da forno. In questo caso l’assunzione può causare insufficienza epatica e ipoglicemica, in quanto lo xilitolo interferisce con l’insulina.

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