In un segmento in forte espansione come quello degli alimenti freschi per gli animali domestici, c’è da chiedersi quali siano i pro e i contro del Pet Food a base di farine di insetti. Da un lato, infatti, la si definisce un’opzione sana e con un minor impatto ambientale. Dall’altra parte, invece, questa tendenza non sembra proprio voler decollare.
Al mancato convincimento contribuisce, sicuramente, la diffidenza (da parte dei proprietari degli animali, s’intende) nei confronti di questo tipo di prodotti. Le linee di alimenti dedicati a cani e gatti a base di farine di insetti sono il futuro o una moda passeggera? E qual è la loro offerta attuale sul mercato? Non resta che scoprirlo.
Farine di insetti: i pro
Gli alimenti a base di farine di insetti, per cani e gatti, hanno diversi punti a favore. Le valutazioni del ciclo di vita degli allevamenti di questi piccoli animali, innanzitutto, indicano che l’agricoltura degli artropodi richiede meno risorse naturali e produce meno inquinamento rispetto agli allevamenti di mammiferi e aviari.
Inoltre, si tratta di fonti proteiche alternative utili per tutti quegli animali domestici che, per esempio, manifestano allergie alimentari al manzo o al pollo. Appetibili e interessanti dal punto di vista nutrizionale, le farine a base di insetti vengono ben tollerate anche dagli animali domestici più delicati.
Farine di insetti: i contro
Ci sono ancora delle barriere che impediscono ai proprietari di animali accettare ingredienti a base di insetti. Questo tipo di mercato, infatti, continua ad essere strettamente di nicchia. Ma qual è il motivo? Il Journal of Insects as Food and Feed ha pubblicato i risultati di un’indagine condotta da un team di ricercatori cileni nel 2021. Secondo tale ricerca, il 63,6% degli intervistati era disposto a somministrare ai propri amici a quattro zampe alimenti a base di farine di insetti, ma la forma dell’ingrediente era importante.
Come mostrano i risultati di tanti altri studi, ovvero, le persone che sono propense a questo tipo cambiamento preferiscono una materia prima “camuffata”. Nonostante l’indicazione dei benefici ambientali abbia aumentato l’accettazione di questi ingredienti, i partecipanti al sondaggio che non volevano includere gli insetti nel Pet Food dei propri animali hanno infatti citato il disgusto, la mancanza di familiarità e la preferenza degli alimenti tradizionali.
In alcune prove di alimentazione, in particolare con i gatti, le diete preparate con ingredienti a base di insetti hanno però presentato un’appetibilità e una digeribilità simili a quelle delle crocchette contenenti le fonti proteiche degli alimenti convenzionali. Sapere dunque che cani e gatti si cibano istintivamente di tali prodotti – a prescindere dalla loro forma – potrebbe aiutare a sconfiggere la reticenza dei proprietari, che guardano queste nuove fonti di proteine con distacco.
Tra gli altri svantaggi di questo tipo di alimentazione troviamo il fatto che, attualmente, sia piuttosto costosa. In prospettiva, però, le farine a base di insetti potrebbero diventare una materia prima estremamente conveniente.
Che cosa offre il mercato del Pet Food attuale
Stando all’elaborazione dell’Ufficio Studi Coop, si stima che il mercato della cura di gatti e cani si aggiri attorno ai 6,8 miliardi di euro l’anno, così suddivisi: 4,3 miliardi per il cibo (il 64% del totale), 1,3 miliardi per le visite veterinarie e 1,1 miliardi per altre spese.
I più importanti shop di prodotti per animali domestici, orientati verso l’innovazione, hanno già lanciato crocchette a base di farine di insetti. Molti marchi propongono diverse soluzioni di questo tipo come un alimento dietetico con formulazione monoproteica, realizzato con un’unica fonte alternativa di proteine animali o stick contenenti proteine derivate dagli insetti.
Qual è il futuro delle farine e base di insetti?
Pro e contro a parte, ciò che è certo è che questo tipo di materia prima sta raccogliendo su di sé una sempre più grande attenzione, in particolar modo per l’impatto ambientale ridotto. Attualmente, questi prodotti vengono utilizzati unicamente in quanto fonti proteiche alternative in caso di esigenze particolari di cani e gatti (come le sopracitate allergie).
In realtà, però, questa materia prima è particolarmente apprezzabile da un punto di vista nutrizionale. Seppur il mercato delle farine a base insetti sia incredibilmente nuovo, potrebbe essere un’opportunità decisiva per affrontare soluzioni logistiche orientate alla sostenibilità. La sfida più grande, in ogni caso, sarà quella di farsi strada nei negozi di animali e vedere se il consumatore riuscirà ad abbattere i tabù che ruotano attorno all’argomento.