Conosciamo insieme il Korat: micio molto affettuoso e molto territoriale, si lega fortemente alla famiglia così come alla casa dove vive.

12 Settembre 2018 di Redazione

La Thailandia è terra di origine di diverse razze e anche il raro Korat viene da lì. Spesso confuso a prima vista con il Certosino o il Blu di Russia per il colore del suo bel mantello, è un micio molto affettuoso e molto territoriale che si lega fortemente alla famiglia così come alla casa dove vive. Amabile con coloro che si occupano di lui, può essere un po’ restio al contatto con gli estranei, soprattutto se invadenti, ma per il resto è un compagno socievole, intelligente e amichevole che predilige la tranquillità al frastuono, più adatto quindi a persone pacate e a famiglie con bambini ormai grandicelli.

 

Caratteristiche

Taglia: media

Pelo: corto

Colori: blu

Costo nutrizione: medio

In famiglia: amabile, esclusivo negli affetti, territoriale

Ambiente ideale: appartamento

 

 

Origine

Korat è il nome di una provincia della Thailandia da dove arriva questo gatto elegante. In origine, però, veniva chiamato “Si-sawat”, che significa “colore della prosperità” o “buona fortuna”, e si racconta che nell’antico Siam, quando una giovane coppia di nobili si sposava, era di buon auspicio regalargli un Korat, prezioso già allora. Il Korat, fra le razze a pelo corto, è dunque una delle più antiche. I primi esemplari sbarcarono in Europa verso la fine dell’Ottocento ma il successo giunse solo dopo la Seconda guerra mondiale, negli Stati Uniti. In Italia bisogna aspettare i più sfavillanti anni Ottanta per iniziare a vederne qualche esemplare nelle esposizioni. D’altro canto, l’intervento degli specialisti, allevatori e selezionatori, per questa razza è stato davvero ridotto ai minimi termini. La razza, al suo arrivo dall’Oriente, era già ben definita, domestica e ben strutturata. E tale rimane.

 

Carattere

Il carattere del Korat può essere paragonato al suono dolce del suo nome originale, “Si-sawat”. Amabile, affettuoso e intelligente, predilige gli ambienti tranquilli dove si sente circondato da armonia e serenità, anche se non ha perso il naturale spirito combattivo. Dimostra un attaccamento molto forte alla casa, che riconosce come proprio territorio e non vuole dividere con nessun altro, salvo che non sia un suo parente, un Korat, e di sesso opposto. Ama il gioco e le coccole, purché non senta costretto fisicamente, cosa che gli piace di solito ancor meno che alla maggior parte dei suoi simili. E anche la solitudine non fa per lui, quindi teniamolo presente.

 

Salute

Come gran parte dei mici a pelo corto, anche il Korat non richiede particolari cure, tuttavia, d’inverno bisogna evitargli correnti d’aria: l’umidità e il clima rigido potrebbero procurargli malanni a causa della mancanza di sottopelo. A parte le comuni malattie che possono colpire tutti i mici, il Korat è minacciato da una sola patologia genetica, purtroppo letale: la ganglosidosi. Per fortuna, un test genetico consente di individuare i soggetti portatori ed escluderli così dalla riproduzione. Gli allevatori seri lo fanno.

 

Standard

Corpo: di medie proporzioni, muscoloso ma armonioso ed elegante.

Testa: dalla tipica forma a cuore, con le arcate sopraccigliari che ne delineano la parte superiore e il muso che ne ricorda la punta.

Naso: presenta un leggero stop.

Occhi: un po’ sproporzionati rispetto alla testa, sono straordinariamente grandi, rotondi, di un verde profondo e luminoso.

Orecchie: grandi, aperte e con le punte arrotondate.

Collo: di media taglia, forte.

Zampe: di media lunghezza, quelle posteriori più lunghe delle anteriori.

Piedi: ovali.

Coda: di lunghezza media, spessa alla base, si assottiglia verso la punta.

Mantello: sottile ed elastico, senza sottopelo; corto, lucente e setoso, aderisce bene al corpo.

Colore: blu, ma più chiaro alla base e con punte argentate. Non sono permesse tigrature o tonalità di mantello diverse.

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