Siamo a Bottrighe, un piccolo centro, frazione del comune di Adria, situato in provincia di Rovigo e un fatto gravissimo e sconcertante ha destabilizzato un'intera cittadina. Camillo, un meticcio di otto anni, adottato due anni fa da una famiglia del piccolo paese, è stato avvelenato

22 Maggio 2018 di Redazione

Avvelenato Camillo, il cane guida di un bambino disabile

Siamo a Bottrighe, un piccolo centro, frazione del comune di Adria, situato in provincia di Rovigo e un fatto gravissimo e sconcertante ha destabilizzato un’intera cittadina.
Camillo, un meticcio di otto anni, adottato due anni fa da una famiglia del piccolo paese, è stato avvelenato.
Ciò che colpisce in questa nuova storia di crudeltà verso gli animali è che Camillo era il cane di compagnia di un piccolo bambino con problemi di disabilità.

Forse il cane è stato avvelenato perché dava fastidio a qualcuno del paese ma la mamma del giovane bambino non può perdonare un simile gesto: “Se a qualcuno dava fastidio poteva dirmelo, avrei provveduto tenendolo magari in casa, anziché in giardino, nelle ore più delicate del giorno, ma ammazzarlo è stato un atto di grandissima crudeltà, inciviltà e vigliaccheria“.

Il povero animale, adottato due anni fa, tramite l’associazione “Città degli angeli” di Grignelladalla famiglia per tenere compagnia al figlio disabile, era finito in canile dopo che il suo primo padrone si era ammalato gravemente; qui era stato considerato un cane molto adatto ai bambini, in particolare per bimbi con problemi di disabilità; così la decisione di adottarlo per il figlio di sette anni, diventato tra i suoi migliori compagni di vita.

Il vile gesto è stato compito da una banda di ignoti che ha avvelenato il cane con cibo contenente veleno per lumache; hanno così provocato a Camillo una morte lenta e molto dolorosa: inutili sono state le pronte cure della veterinaria chiamata ad intervenire.

L famiglia è distrutta, non solo per la crudeltà usata nei confronti del cane ma anche per il dispiacere che ciò ha creato al bambino che non potrà più rivedere il suo Camillo.

L’ex sindaco del paese, Massimo Barbujani, è stato il primo a commentare la notizia: “Sono sconcertato e avvilito. Vedere cose di questo tipo dispiace moltissimo e fa star male. Penso, aimè, che gli imbecilli si trovino in ogni dove, sono vigliacchi bastardi”. “Mi prendo il compito di accompagnare il bambino nel canile provinciale a Fenil del Turco per trovare un nuovo amico”.

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