Le tartarughe Caretta Caretta nidificano spesso sulle coste campane, ma quest’estate c’è stato un vero e proprio boom di nascite.

26 Luglio 2021 di Giulia Miglietti

Le femmine di Caretta caretta, tartaruga diffusa in quasi tutti i mari del Mediterraneo, sono mamme molto premurose. Durante la stagione riproduttiva maschi e femmine di caretta caretta migrano in aree comuni di riproduzione. Il periodo del loro accoppiamento può durare anche diverse settimane, al termine delle quali i maschi rientrano alle proprie aree di alimentazione in mare aperto. Le femmine, invece, fanno rotta verso apposite aree di nidificazione.

Pur trattandosi di una specie marina, la deposizione delle loro uova e la successiva schiusa avvengono sulla terraferma. Alle porte del lieto avvenimento, quindi, le neomamme scelgono una spiaggia sicura – prevalentemente di notte- per dare alla luce i loro piccoli. Depongono in media quattro nidi per stagione riproduttiva, scavando una buca a forma di imbuto nella sabbia.

La loro destinazione preferita? La Campania, ed in particolare il Cilento: solo nella notte del 20 luglio sono stati trovati tre nuovi nidi di queste magnifiche creature, uno a Casal Velino, uno ad Ascea e uno a Camerota. Questo ritrovamento porta a 34 i nidi individuati quest’estate sulle coste campane. Un numero che supera il record dell’anno scorso e che rappresenta di certo un’ottima notizia per la specie di tartarughe marine. Ecco il video della deposizione delle uova sulle coste di Ascea:

I nidi di tartaruga sono molto delicati. Sfortunatamente, i luoghi che le femmino ritengono adatti per nidificare subiscono anno dopo anno una diminuzione progressiva a causa della antropizzazione, della pesca, dell’inquinamento e dell’erosione costiera. Ecco perché i volontari dell’Enpa di Salerno si spendono quotidianamente per rilevare i nidi, proteggerli e soprattutto educare bagnanti al loro rispetto:

Anche quest’anno noi volontari Enpa, tra una traccia e un’altra, dedichiamo del tempo per spiegare ai bambini, attraverso il gioco, l’importanza di segnalare le tracce e preservare i nidi. Ci teniamo molto alla formazione dei piccoli, perché saranno gli adulti di domani e su di loro speriamo di contare per un futuro migliore.

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