L’orso bruno marsicano era stato trasferito in alta montagna solo pochi giorni fa. Ma l'amore per la sua gente è stato più forte.

17 Dicembre 2021 di Redazione

Solo qualche giorno fa gli abitanti di Roccaraso, in provincia dell’Aquila, lo avevano giurato: «Prima o poi Juan Carrito tornerà». E l’orso bruno marsicano non si è fatto attendere: il plantigrado è già stato avvistato a Villalago, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise mentre gioca con un cane. M20 ha percorso centinaia di chilometri dopo essere stato trasferito in alta montagna a bordo di un elicottero. Secondo i tecnici dell’oasi protetta, il robusto mammifero avrebbe dovuto riscoprire la sua indole selvatica tra i paesaggi innevati, così da andare in letargo. L’amore per i borghi abruzzesi lo ha riportato invece tra la sua gente.

Erano le 10 di mercoledì mattina, una donna stava passeggiando con il suo pastore tedesco, quando è spuntato Juan Carrito. Appena l’orsetto ha visto il cane, si è buttato a terra per giocare con lui. Poco dopo i Carabinieri Forestali hanno confermato che quell’orso bruno marsicano era proprio Juan Carrito. Ad avere insospettito i testimoni è stata la troppa bontà del plantigrado, quasi abituato alla presenza umana: in natura un orso non avrebbe mai giocato con Fido.

Ed ecco perché, secondo gli esperti, questa storia disneyana si sarebbe potuta trasformare in tragedia per tutti. Per Juan Carrito, che non avrebbe attaccato il cane soltanto perché è troppo umanizzato, e per il pastore tedesco che, nel caso di violente zampate del plantigrado, sarebbe morto. Anzi, gli etologi leggono nel comportamento del cane non la volontà di giocare con l’orsetto, bensì un atteggiamento difensivo nei confronti della sua padrona. E quando l’orso si siede per terra? Per i ricercatori il possente mammifero non sarebbe felice.

Di certo, il goloso Juan Carrito è sempre più vicino alla sua Roccaraso: tra meno di 50 chilometri M20 sarà davvero a casa!

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