Siamo a metà ottobre: le foglie hanno già iniziato a cadere, a bordo dei marciapiedi possiamo raccogliere i primi ricci di castagna e la calura estiva ha indubbiamente ceduto il passo a temperature ben più basse. Noi tiriamo fuori sciarpe e maglioni, e i nostri amici animali?
La funzione della pelliccia
Loro hanno una folta pelliccia, giusto? Il pelo degli animali è una preziosa copertura per l’autoregolazione della temperatura corporea. Grazie ad un potere termoisolante, infatti, il pelo in inverno tiene il freddo “fuori”, impedendogli così di arrivare alla cute e di raffreddare l’animale. A questo proposito si sono espressi gli esperti di MYLAV , laboratorio di analisi veterinarie “dei clinici per i clinici”, che si occupa da anni della salute di animali domestici – e non – con dedizione ed amore. Ecco quindi qualche consiglio sul pelo dei nostri animali da parte del loro team di esperti.
Pelo lungo, semilungo, corto o raso?
I nostri cani possono avere tre tipi di pelo, a seconda della lunghezza: lungo (es. Bearded Collie, Levriero Afgano, Pastore Bergamasco) semilungo (es. Pastore Tedesco, Terranova, Samoiedo e Siberian husky), corto (es. Fox Terrier, Labrador o Rottweiller) o raso (es. Alani, Bassotti, Boxer e Dobermann).
- Nelle razze canine a pelo raso, ovvero cortissimo e aderente alla pelle, il pelo si presenta fitto ed è opportuno spazzolarli con guanto antistatico. Per chi fa caso ai peli su divani o altro, forse è bene che sappia che le razze a pelo raso cambiano il pelo nel corso di tutto l’anno, e non soltanto nel passaggio da una stagione all’altra.
- Con i mantelli a pelo corto, l’utilizzo di un guanto antistatico può̀ essere associato a un pettine a denti corti, ben fitti. Due accortezze in più: se il pelo è corto ma allo stesso tempo folto, è suggeribile l’uso di una spazzola ad aghi sottili e morbidi per togliere i nodi un paio di volte alla settimana, passando subito dopo anche una spazzola di setole per eliminare eventuale sporco residuo.
- La cura del pelo semilungo è più̀ impegnativa: questo può essere più̀ o meno vitreo e impermeabile, associato a un sottopelo di misura inferiore, in genere fitto e lanoso, per mantenere la temperatura corporea. Per delle spazzolature periodiche, circa ogni venti giorni, il cardatore e la spazzola sono un valido aiuto, da associare, all’uso di slanatori durante la spazzolatura giornaliera e in fase di lavaggio.
- La spazzolatura migliore per un cane a pelo lungo, infine, si effettua con un pettine a denti larghi con punte arrotondate, partendo dalla testa e proseguendo per tutto il corpo. Per le razze a pelo lungo con folto sottopelo è meglio prediligere spazzole ad aghi sottili per districare delicatamente i grovigli, eliminando nodi e sporcizia (foglie e fango). Vi sono poi razze, quali Gordon, English e Irish Setter, Cocker Spaniel, Yorkshire Terrier, ad esempio, dotate di pelo lungo, ma senza sottopelo protettivo: per queste vale la regola di pettinare con cautela, per non graffiare la pelle e far male all’animale.
Una questione di pigmenti
Sapevate che i pigmenti alla base del colore del mantello sono tre? Si tratta della eumelanina nera, l’eumelanina bruna e la phaeomelanina rossa. La combinazione di questi tre elementi – o la loro assenza, che determina quindi un pelo bianco – stabilisce il pattern colorato dei nostri amici a quattro zampe. La loro presenza dipende dal corredo genetico dell’animale, nonché dal condizionamento legato all’azione di geni modificatori in grado di agire differentemente in funzione di alcune variabili ambientali. Gli studiosi di MYLAV stanno portando avanti ricerche specifiche su questo tipo di geni:
Tali test non sono tanto importanti per predire il colore, quanto fondamentali, in alcune razze, per evitare accoppiamenti che potrebbero dare alla luce cuccioli con problematiche più o meno gravi – rivelano gli esperti MYLAV – Le cellule pigmentarie hanno un ruolo importantissimo, avendo la stessa origine di quelle che poi sviluppano alcuni organi come ad esempio l’apparato uditivo e visivo. È opportuno quindi fare indagini sul pelo, che sia il microscopio per osservarne l’aspetto o i test genetici per prevedere eventuali anomalie cromatiche che possono rivelare patologie più serie. È bene avere la stessa attenzione alla cute. Il colore della pelle può riflettere e influenzare quello del pelo, ma anche rivelare patologie cutanee.
Ricerche finalizzate non ad una selezione estetica, ma, come sempre, al benessere dei nostri amici amici animali e alla loro salute.
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