Un cane al guinzaglio che tira di continuo può rendere drammatica una piacevole passeggiata. Ecco cosa possiamo fare per rimediare.

28 Agosto 2018 di Redazione

Cane al guinzaglio piccoli accorgimenti

Un cane al guinzaglio che tira di continuo può rendere drammatica una piacevole passeggiata in compagnia del suo compagno umano. A volte quella che dovrebbe essere un’esperienza gratificante per il nostro amico a quattro zampe si trasforma in un continuo tira e molla, che può sfinire il cane e rendere assai nervoso colui che si trova dall’altra parte del guinzaglio. Vediamo allora cosa fare per far sì che la passeggiata quotidiana ai giardini oppure una lunga camminata in montagna, servano a rilassare entrambe le parti in causa.

I regolamenti urbani, quelli di parchi naturalistici e non ultimo il buon senso, ci obbligano a tenere il nostro amico peloso al guinzaglio, e non solo se ha un carattere aggressivo nei confronti degli altri cani. Il guinzaglio è uno strumento utile a evitare che il nostro cane possa mettersi in pericolo, sia lungo le vie cittadine, sia nei prati o boschi delle più sperdute montagne. La legge più recente che parla di guinzagli nel cane è l’Ordinanza della Salute pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.209 e dice che il proprietario è sempre responsabile civilmente e penalmente dei danni o lesioni causati a cose, persone o animali da parte del suo cane. Nelle aree urbane e nei luoghi pubblici bisogna utilizzare un guinzaglio non più lungo di 1,5 metri (solo nelle preposte aree per cani si può utilizzare il guinzaglio più lungo). Questo significa che di fatto il guinzaglio estensibile, oltre a essere poco indicato per gestire cani non minuti, è vietato.

Quando iniziare a portare il cane al guinzaglio

cane al guinzaglioAnche se disponiamo di una casa con ampio giardino, è sempre bene insegnare al cane, fin da cucciolo, a camminare al guinzaglio senza tirare. Il primo passo da fare è quello di abituare il nostro piccolo amico a sopportare il collare. Iniziamo a fargliene indossare uno morbido e perseveriamo a rimetterglielo anche se se lo sfila più volte al giorno. Quando vedremo che Fido ha accettato quell’accessorio, proviamo ad agganciargli un guinzaglio molto leggero o anche una semplice corda, e lasciamo che ci giochi e si abitui ad andarci in giro o a portarlo anche quando mangia. Diamo al nostro amico tutto il tempo di cui ha bisogno per abituarsi e non lasciamoci mai prendere dal desiderio di fare in fretta; insegnare a un cane a camminare correttamente al guinzaglio è un compito più difficile di quanto si possa pensare e richiede tempo e pazienza.

Iniziamo a passeggiare

Quando vediamo che il cucciolo non ha problemi a convivere con i nostri mezzi di contenimento, possiamo provare a fare quattro passi con esso tenendolo al guinzaglio. La scelta del luogo dove svolgere questo compito è fondamentale, perché i cani in generale, ma ancor più i cuccioli, sono molto attratti da tutto ciò che è nuovo e quindi un ambiente nuovo non farebbe altro che bombardali di stimoli, distraendoli dal nostro insegnamento e accentuando l’impulso a tirare in modo forsennato per soddisfare la loro innata curiosità. Se il cucciolo è abituato a vivere in giardino, scegliamo di insegnargli a stare al guinzaglio in quell’ambiente. Teniamo il guinzaglio corto, circa 1,5 mt, lasso e con la mano destra che stia all’altezza della vita, quindi camminiamo lentamente. Quando il cane inizia a tirare fermiamoci e senza guardalo aspettiamo che si fermi o che torni da noi. Se fermandoci non otteniamo risposta, proviamo a continuare a camminare variando la traiettoria di 90°, sempre senza guardare il cucciolo, che a sua volta cambierà direzione per venirci vicino. Fermiamoci e gratifichiamolo con un’affettuosa coccola. Questa pratica andrà ripetuta quotidianamente per un periodo che può variare considerevolmente in base al carattere dell’animale e dell’impegno che noi umani riusciremo a mettere nell’addestramento. L’uso di premi alimentari, come crocchette o biscottini deve essere sempre fatto con moderazione e l’apporto energetico compensato con un’adeguata diminuzione del pasto.

Il cane al guinzaglio nel mondo reale

cane al guinzaglioSe per strada il cane al guinzaglio riprende a tirare non scoraggiamoci: è del tutto normale. Ricorriamo alla pazienza e mettiamo in atto la stessa procedura che abbiamo usato all’interno dell’ambiente a lui conosciuto. Vista la notevole presenza di stimoli distraenti, dovremo ricorrere quasi certamente ai premi alimentari per rafforzare i comandi che daremo al nostro amico. Ricordiamoci di non contrastare mai la sua azione strattonando a forza il guinzaglio, piuttosto fermiamoci, opponendo un po’ di resistenza. Diamo il comando “Ferma” o “Aspetta”e attendiamo che fido si giri e torni da noi. A quel punto portiamo in alto la mano sinistra, in cui avremo una crocchetta o mezzo biscottino per cani e, quando il cane si sarà seduto, diamogliela accompagnando il gesto a un complimento vocale. Riprendiamo a camminare dopo qualche istante e ripetiamo l’esercizio più volte, alternando al premio alimentare delle sincere coccole.

Pazienza e comprensione

cane al guinzaglioRicordiamoci che l’errore più grande che possiamo commettere è quello di contrastare l’azione del nostro amico a quattrozampe strattonando il guinzaglio. Non usiamo mai un tono arrabbiato e assolutamente non colpiamo il cane con il guinzaglio sulla schiena. Imparare a non tirare al guinzaglio è un compito difficile e va affrontato con il giusto stato d’animo, anche se non dobbiamo rinunciare alla fermezza. Se noi umani ci stanchiamo e scegliamo la via più comoda dell’arrendevolezza, il nostro cane non imparerà mai a camminare al guinzaglio senza tirare.

Lascia un commento